Politica - 27 luglio 2023, 12:23

'Mettiamo il turismo SottoSopra': la Cgil "In provincia come in Italia solo il 40% dei dipendenti in regola" (Foto e Video)

In piazzale Chierotti ad Arma di Taggia gli associati della Cgil consegnano volantini, parlano con la gente e trattano l’argomento legato ai lavoratori del settore turistico che, secondo il sindacato è caratterizzato da condizioni insostenibili, sfruttamento, irregolarità, precarietà e basse retribuzioni

Anche in provincia di Imperia il Camper del Turismo “Mettiamo il Turismo SottoSopra” della Filcams Cgil incontrerà le lavoratrici e i lavoratori, i turisti e i residenti del territorio per raccontare il lavoro nel turismo.

In piazzale Chierotti ad Arma di Taggia gli associati della Cgil consegnano volantini, parlano con la gente e trattano l’argomento legato ai lavoratori del settore turistico che, secondo il sindacato è caratterizzato da condizioni insostenibili, sfruttamento, irregolarità, precarietà e basse retribuzioni.

“Il turismo, come in tutte le località c’è ma, dietro tutto ciò c’è il lavoro dei dipendenti stagionali – ha detto Laura Ciccarelli della Filcams Cgil – per i quali registriamo precarietà e scarsa regolarizzazione. Oggi siamo qui per sensibilizzare l’opinione di tutti, affinchè i lavoratori che ci consentono di godere delle ferie, senza pensare alle retribuzioni eccessivamente al ribasso. Noi vogliamo ridurre le vertenze, moltissime, che ci arrivano a fine stagione contro i datori di lavoro. Oggi, infatti, per l’atteggiamento delle imprese si arriva spesso alle denunce. Bisogna mettere in chiaro all’inizio del rapporto di lavoro, il rispetto del contratto nazionale e della Legge”.

Con il segretario regionale della Filcams Cgil, Marco Carmassi, abbiamo parlato delle molte voci che, da una parte evidenziano situazioni in cui il dipendente vorrebbe lavorare in nero per mantenere il reddito di cittadinanza e, dall’altra, chi invece sostiene di essere sottopagato: “Intanto il turismo è patrimonio del paese e importantissimo sul piano lavorativo. E’ stagionale ma abbiamo una mancata applicazione del contratto, scaduto da 5 anni. Senza dimenticare che in questo settore abbiamo il 93% dei lavoratori precari, tra part-time, a tempo determinato o addirittura in nero. Noi siamo qui per chiedere il cambio dei diritti, con contratti sani e a tempo indeterminato che possano garantire un reddito dignitoso a tutti”.

Nella nostra provincia come è la situazione dei dipendenti non regolarizzati? “Imperia fotografa quella nazionale – dice Carmassi – con il solo 30/40% di regolarizzazioni, con altre inquadrate ad esempio a 15 ore e poi ne fanno 40. Quindi parliamo di lavoro ‘nero’ e ‘grigio’. E poi chi è regolarizzato ha un contratto scaduto da 5 anni”.