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Politica | 26 luglio 2023, 20:10

Ventimiglia Progressista sull'accordo di programma per l'ex cava Grimaldi: “Ennesima cementificazione”

“Siamo alle solite: si parla di un importante progetto di riqualificazione, di fatto però non si propone nulla di innovativo”

Maria Spinosi (Ventimiglia Progressista)

Maria Spinosi (Ventimiglia Progressista)

Maria Spinosi (Ventimiglia Progressista) interviene in merito all'imminente accordo di programma per l'ex cava Grimaldi, in località Terre Bianche.

La nota di Ventimiglia Progressista

Ci siamo, il Comune di Ventimiglia si appresta a sottoscrivere l’accordo di programma relativo all’ex cava Grimaldi, in località Terre Bianche. Prevista la realizzazione di un complesso immobiliare di 50 appartamenti, di una scuola botanica e di un parcheggio per circa 100 posti auto e 4 destinati a pullman.
“Questa iniziativa rappresenta un passo significativo – dichiara l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola – nella nostra costante ricerca di soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita”. Siamo alle solite: si parla di un importante progetto di riqualificazione, di fatto però non si propone nulla di innovativo, soltanto l’ennesima cementificazione di un’ampia area verde del Ponente Ligure.
L’Assessore dimentica che la qualità della vita è strettamente connessa al vincolo paesaggistico, al vincolo idrogeologico, al vincolo forestale, al vincolo per la tutela delle acque, al vincolo naturalistico e subisce forti contraccolpi ogniqualvolta questi vengono aggirati per consentire nuove costruzioni, come accaduto nella pratica in oggetto.
Le nuove costruzioni e il consumo di suolo sono degli acceleratori del caldo torrido e della crisi idrica, ma anche chi amministra attualmente Ventimiglia, al pari delle precedenti amministrazioni, sembra non accorgersene mentre si affretta a diffondere la favola dei "ritorni per la collettività" (peraltro risibili).
In diversi Comuni e Regioni d’Italia hanno cominciato a promuovere un uso più sensato del territorio, impedendo di gettare cemento liberamente, in primis la Toscana.
In Francia, nei Comuni della Provence, del Var, dei Pyrénées-Orientales, del Puy de-Dôme, della Haute – Savoie, dell’Ardeche per citare solo alcuni esempi, le autorità locali hanno sospeso tutti i permessi di costruire per mancanza di acqua, dichiarando che non ce n’è abbastanza per tutti e che quindi occorre economizzarla per coloro che abitano già quei luoghi. Perché lo stesso discorso non vale per noi, vista la grave situazione in cui versa la nostra rete idrica e fognaria?
Perché non si è capaci di proporre un progetto di recupero ambientale della zona dell’ex cava Grimaldi che non contempli cemento, come quelli realizzati ad esempio in Piemonte (vedi Cava Germaire), in Veneto (vedi Cava Bomba), in Friuli Venezia Giulia (vedi Cava Buscada)? Ma lo vogliamo cambiare questo modo scellerato di amministrare? Questo è il momento.

C.S.

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