Politica - 25 luglio 2023, 19:06

Caso Scajola - Bergaminelli, la minoranza è spaccata ma insiste: "Consiglio entro il 31 luglio" (video)

Bocciata la mozione delle minoranze presentata da Lucio Sardi. Laura Amoretti (Pd) vota con la maggioranza. Vassallo "U attacco strumentale, ho la coscienza a posto"

Il consiglio comunale di stasera a Imperia si è aperto, dopo lo spazio preliminare dedicato alle interrogazioni con una mozione del consigliere Lucio Sardi (Alleanza Verdi Sinistra), che ha chiesto nuovamente di inserire all’ordine del giorno la discussione del caso Bergaminelli entro il termine previsto dalla legge di 20 giorni dal deposito della richiesta, avvenuto l’11 luglio, ovvero entro il 31 luglio e non il 7 agosto come è stata programmata. 

INTERVISTA A LUCIO SARDI 

 

I consiglieri Ivan Bracco (Imperia Rinasce) Luciano Zarbano (Imperia senza padroni) e Sardi si sono anche rivolti negli scorsi giorni al prefetto Valerio Massimo Romeo, affinché diffidi il presidente del consiglio Simone Vassallo a convocare la seduta del consiglio entro il termine previsto. 

INTERVISTA A SIMONE VASSALLO

Nella discussione è anche intervenuto il presidente Vassallo, facendo notare "che durante la conferenza dei capigruppo, momento in cui si decidono le date e gli ordini del giorno del consigli, i consiglieri non hanno obiettato sulla data e hanno deciso di rivolgersi al prefetto, senza prima prendere in considerazione di parlare direttamente con lui per arrivare a una conclusione".

 

La votazioni si è risolte con sette favorevoli, diciotto i contrari, tra i quali la consigliera del Pd Laura Amoretti  e 3 gli astenuti.

Il consigliere Lucio Sardi ha dichiarato: "Abbiamo fatto presente in consiglio comunale, non avendo ricevuto dalla presidenza del consiglio comunale alcuna comunicazione formale o informale del fatto che non fosse stato fatto alcun intervento per rispettare un termine di legge. L’articolo 39 prevede che se c’è una convocazione richiesta da un quinto dei consiglieri la seduta del consiglio debba tenersi entro venti giorni della richiesta, il termine scade il 31 di luglio, nonostante noi abbiamo fatto presente che questa convocazione è avvenuta oltre il termine il presidente del consiglio non ha ritenuto di rispondere, accampando scuse formali, che non hanno nessun motivo.

Lo stesso giorno dei capigruppo noi abbiamo fatto una pec al presidente che non ci ha risposto e dopo tre giorni abbiamo fatto una pec al prefetto essendo anche i tempi stretti, diamo tempo a tutti i soggetti coinvolti di poter intervenite. Ci auguriamo che almeno l’intervento del prefetto consenta il rispetto di una legge e di un regolamento del consiglio comunale che viene disatteso anche nelle discussioni.

Ho provato a fare una mozione d’ordine e il presidente del consiglio non ha rispettato neanche le regole previste dagli articoli su come funzionano le mozioni d’ordine all’interno del consiglio comunale, mi ha tolto la parola e mi ha costretto a fare un intervento senza poter esprimere la mozione e c’è stata una votazione farsa in cui la maggioranza si è chiusa a riccio e ha votato contro un termine di legge e un regola che è prevista dal regolamento comunale.

Non c’è volontà di dialogo non siamo noi a creare situazioni di scontro, ma la maggioranza che non vuole confrontarsi con un’opposizione a cui non è abituata, noi continueremo a svolgere il nostro lavoro, lavorando sulle pratiche superando questi tentativi di impedire la discussione pubblica".

Il presidente del consiglio comunale Simone Vassallo, risponde: "Ho la coscienza assolutamente a posto con me stesso e con il consiglio comunale. Abbiamo fatto una riunione dei capigruppo giovedì 20 fine mattinata, dove a tutti i capigruppo della minoranza che erano presenti, Sardi e Bracco, ho presentato la proposta di fare un consiglio comunale il 25 di luglio e il 7 di agosto con un ordine del giorno fatto in bozza, modificabile o discutibile proprio all'interno della conferenza dei capigruppo che è l'organo preposto per decidere e calendarizzare i consigli comunali.

Non è stata fatta nessuna proposta diversa da quella che avevo fatto io, quindi nulla osta da parte di tutti i capigruppi presenti. C'è stato poi un appello del consigliere Sardi riguardante la modifica a un ordine del giorno non inerente alla vicenda  sulla quale una parte della minoranza ha deciso di appellarsi al prefetto.

Mi hanno mandato una pec il venerdì mattina a fine mattinata, c'è stato il sabato e la domenica e il lunedì mattina ho appreso la  pec dandomi da fare con gli uffici per studiare chiaramente il caso e la richiesta nonostante con i capigruppo avevamo definito l'ordine del giorno e c'era la volontà del sindaco, dell'amministrazione e di tutti i capigruppo di maggioranza di calendarizzare quel punto richiesto dalla minoranza proprio per il 7 di agosto.

La coscienza è a posto, credo che quella mattina di lunedì il tempo che io prendessi la pratica in mano una parte della minoranza avesse già fatto richiesta al prefetto di sostituire ai miei poteri di presidente del consiglio e la richiesta di indire lui, il prefetto, al posto mio il consiglio comunale.

Non ho voluto portare bagarre in consiglio  ma ho voluto spiegare a tutti i consiglieri che meritavano di sapere cosa fosse successo ai capigruppo e quali fossero le decisioni prese all'unanimità. Un attacco strumentale che credo che sia di basso livello".