Molini di Triora per il futuro dei suoi boschi punta sui crediti di carbonio. Nelle scorse settimane il piccolo borgo della valle Argentina ha siglato un protocollo per i prossimi 15 anni con l'azienda Tree-Fair di Torino, specializzata in questo settore.
Per capire che cosa siano i crediti di carbonio e come incideranno economicamente e ambientalmente su Molini di Triora ne abbiamo parlato con Simone Piccolo, CEO di Tree-Fair. "Per usare un linguaggio semplice, questi crediti vanno immaginati come delle attività che vengono fatte con l'obiettivo di ridurre l'emissione o aumentare lo stoccaggio di carbonio. Mi riferiscono ad esempio alla piantumazione di nuovi alberi che assorbono CO2. Noi, come nel caso di Molini di Triora, puntiamo a gestire con cura le aree forestali".
Per questo borgo si parla di un prezzo di acquisto dei crediti di 14 euro la tonnellata. Secondo una stima prudenziale, per il primo anno il Comune punta ad ottenere nelle proprie casse circa 30mila euro, derivanti dalla vendita a terzi dei crediti, sulla base di una quantificazione da parte di un ente certificatore. Una pratica che in altre zone d'Italia ha già iniziato a prendere piede e di cui da tempo si discute nei palazzi governativi. In questo senso Molini di Triora potrebbe diventare un caso di studio.
"Tutto è partito con il piano forestale, ereditato dalla vecchia amministrazione e sviluppato in quello attuale. - spiega il vicesindaco di Molini di Triora, Danilo Marvaldi che ha seguito la pratica - Abbiamo una esigenza: dare più valore al patrimonio boschivo comunale e possiamo farlo tramite la cessione dei crediti di carbonio. Sui nostri 58 Km2 di territorio, i boschi non mancano. Molti non sono raggiungibili con i mezzi, vanno in accrescimento, non vengono valorizzati e diventa sempre più oneroso gestirli. Voglio credere che questo sia l'anno zero per un cambiamento concreto nelle politiche ambientali di questo comune. Partiamo con questa base di valore dei crediti e li reinvestiamo nei nostri boschi, con la pulizia dei sentieri, interventi per l'accessibilità e la viabilità, oltre all'antincendio boschivo. Più investiamo in questa direzione più aumenta il valore dei nostri crediti, più interventi riusciamo a fare. È un circolo virtuoso che può permetterci di pagare ad esempio la pulizia di bosco e sottobosco o delle tagliafuoco che per la prima volta potrebbe essere a costo zero per le casse del Comune. Il lavoro non manca ma con questa visione lungimirante garantiremo un futuro green al nostro territorio".
Il punto è proprio questo, i soldi verranno reinvestiti nel bosco. "Il bosco se non viene curato o gestito perde il potenziale che ha come risorsa. Oggi la sua manutenzione o gestione viene vista spesso come un problema. - aggiunge Piccolo per Tree-Fair - Noi, seguendo il Piano di Assestamento e utilizzazione del patrimonio silvopastorale, mettiamo a disposizione dei comuni, professionisti specializzati per consulenze e strumenti, creando percorsi di sostenibilità. Nel caso di Molini di Triora, pensiamo ad attività di taglio alberi mirate e non lottizzate, in modo da allungare i cicli di vita e far si che il bosco venga preservato nel tempo e riesca a rigenerarsi. Importanti anche gli invasi forestali, piccoli laghi artificiali utili in caso di incendio che permettano di avere risorse idriche vicine. Attiveremo buone pratiche coinvolgendo il tessuto economico con le aziende locali, quello associativo e le cooperative della zona in modo da creare anche lavoro".
Molini di Triora è il primo comune in Liguria che attuerà questo sistema ma l'interesse non manca. "Sarà un caso pilota per la Liguria. - conferma Piccolo - Abbiamo un secondo comune in Liguria che potrebbe seguire a breve lo stesso percorso tracciato da Molini di Triora. Così come abbiamo anche delle aziende in valle Argentina con cui ci siamo già incontrati, interessate alla nostra visione. Noi ci rivolgiamo alle imprese che credono nella sostenibilità per ridurre davvero l'impatto sull'ambiente con pratiche che non siano solo un green washing. Un nostro sogno? Riuscire a compensare addirittura il Festival di Sanremo”.