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Sanità | 20 luglio 2023, 07:21

Sanremo: l'estate entra nel vivo e il Pronto Soccorso fa i conti con la carenza di personale

L’emergenza caldo non rappresenta un problema. Il primario Abregal: “Numeri vicini all’agosto pre Covid, il sistema è tarato sui residenti ed è in sovraccarico”

Il Pronto Soccorso dell'ospedale 'Borea' di Sanremo

Il Pronto Soccorso dell'ospedale 'Borea' di Sanremo

Sono qui da 30 anni e da 30 anni il 2 giugno ci facciamo il segno della croce”. Le parole di Giancarlo Abregal, primario del Pronto Soccorso di Sanremo, danno tutto il senso della precarietà dell’alta stagione per chi si occupa di curare il prossimo. Tra emergenza caldo e popolazione quasi raddoppiata per la presenza dei turisti, diventa difficile gestire gli accessi in costante aumento al ‘Borea’ di Sanremo e l’estate 2023 non fa eccezione. Ma se da un lato si vive nella costante sensazione di essere troppo pochi per rispondere alle richieste del territorio, dall’altro gli addetti ai lavori tendono a smorzare quella sensazione di costante allarme che sembra emergere tra bollettini del caldo e toni particolarmente accesi.

C’è stato un aumento degli accessi - commenta Abregal - ma la situazione è comune, il caldo c’è sempre stato. Non penso sia un’estate particolarmente critica per il clima. È un problema per i pazienti fragili, gli anziani, gli allettati e chi vive nelle case di riposo. Categorie che tendono a patire di più la disidratazione e gli effetti si vedono”.

La vera criticità, quindi, è il personale. Il Pronto Soccorso  di Sanremo copre un territorio che in estate raddoppia la propria popolazione, ma il numero di medici e infermieri resta sempre lo stesso. Le conseguenze sono facilmente intuibili. “Già da qualche settimana abbiamo avuto un incremento con numeri assimilabili all’agosto pre Covid - spiega Abregal - l’incremento c’è e non è solo per la presenza di turisti. Il Covid ha messo in ginocchio le liste d’attesa e quindi i pazienti cercano al Pronto Soccorso risposte che non vengono date al centro prenotazioni”. Con il Covid sono saltati molti esami diagnostici di controllo e, quindi, sono molti i residenti che decidono di presentarsi in Pronto Soccorso anche solo per una visita.

A Sanremo si sono messe giustamente in piedi manifestazioni per richiamare più turisti - prosegue il primario del Pronto Soccorso matuziano - ma si potrebbe dare un occhio di riguardo anche al lato organizzativo e non dimenticarsi che i turisti rappresentano un sovraccarico per un sistema sanitario che è tarato sui residenti. Bisognerebbe ipotizzare un rinforzo dei servizi che segua l’incremento dei turisti”.

Il caldo, quindi, è solamente un elemento marginale nella vita quotidiana di chi lavora al Pronto Soccorso. Il problema cardine è sempre stato (e ancora è) la carenza di personale. Una circostanza che si fa sentire già in inverno e che con le presenze estive diventa di sempre più difficile gestione.

Pietro Zampedroni

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