“È ormai passato un mese dal giorno in cui il consiglio comunale ha convalidato gli eletti, sulla base delle dichiarazioni rese dai medesimi, di non trovarsi in situazioni di incompatibilità. Il signor Franco Ventrella ha dichiarato, sotto la propria responsabilità, l’insussistenza di cause di incompatibilità con la carica di consigliere, ma il 13 luglio 2023, con il deposito della sentenza del Tar Liguria, tutti sono venuti a sapere che aveva impugnato gli atti del Comune che avevano autorizzato l’insediamento della Coop. Il testo unico degli enti locali dice chiaro che non può ricoprire la carica di consigliere chi ha una lite amministrativa pendente contro il Comune, perciò il signor Ventrella ha reso una dichiarazione non veritiera" - dichiara l'ex sindaco di Ventimiglia e attuale consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino parlando del consigliere comunale di maggioranza Franco Ventrella.
"Questo fatto ha indubbiamente un rilievo politico; inoltre è fondamentale, sotto il profilo amministrativo, che il Consiglio possa svolgere regolarmente i suoi compiti, senza che nessuno possa contestare la legittimità delle delibere. Perciò, ritengo che la questione vada esaminata subito, ad iniziare proprio dalla delibera di convalida assunta sulla base di quella dichiarazione" - afferma Scullino -"Esiste un precedente che dice che il candidato che rende una dichiarazione incompleta, in relazione all’insussistenza delle cause di incandidabilità, viene escluso dalla sottocommissione elettorale. A maggior ragione l’eletto che rende una dichiarazione non veritiera, in relazione all’insussistenza di una causa di incompatibilità, può essere dichiarato decaduto".
"Si può discutere se debbano farlo gli uffici o il Consiglio comunale, in forza della norma che dispone che, qualora emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera. Di certo non si può far finta di niente ed andare avanti come se niente fosse, perciò ho presentato una mozione" - fa sapere l'ex primo cittadino - "Non sappiamo neppure se il signor Ventrella abbia rimosso successivamente la causa di incompatibilità (rinunciando alla lite, con l’accettazione del Comune), ma potrebbe non essere sufficiente".
"Fatto singolare, nessuno ha sinora pensato di convocare il Consiglio per esaminare la situazione, trarne le dovute conseguenze e, se del caso, contestare anche l’incompatibilità. Non si tratta di personalismi, anche se di personalismi sono stato vittima da quanto l’interessato ha assunto una carica in un partito rimasto privo di rappresentanti nella scorsa amministrazione. Si tratta, a mio avviso, dell’A, B, C che qualsiasi amministratore dovrebbe conoscere" - conclude Gaetano Scullino.