“Trovo paradossale che le critiche provengano da coloro che hanno creato i problemi del porto e non certo da questa amministrazione. Anzi, da quando siamo subentrati, abbiamo già vinto nove cause, per risolvere i problemi creati dagli altri”.
Sono le parole del sindaco di Ospedaletti, Daniele Cimiotti, che è intervenuto in risposta alla notizia pubblicata ieri dal nostro giornale sui nuovi problemi relativi a ‘Marina di Baiaverde’, per i quali è stato convocato, per il 27 agosto, un Consiglio comunale in modo da rivedere la valutazione di fattibilità e di interesse pubblico, per la proposta di affidamento in concessione con il ‘Project financing’ della progettazione, esecuzione dei lavori e gestione del nuovo porto turistico della città delle rose, presentata dal raggruppamento temporaneo d'imprese composto da ‘Nuovo Porto di Ospedaletti Srl) (mandataria) e Ccm Spa (mandante).
“La compagine francese – prosegue Cimiotti - non ha provveduto alla fidejussione e noi abbiamo dato un ultimatum. Noi, come prevede la Legge, revocheremo la delibera di pubblica utilità del progetto. Ora si ripartirà secondo il nuovo codice degli appalti, visto che qualsiasi cosa doveva essere rivista, dopo che è saltato il bando nel mese di giugno”.
La valutazione venne approvata, con l’astensione dell’opposizione e i voti della maggioranza, il 16 febbraio scorso, quando il Sindaco Daniele Cimiotti, nel corso della presentazione al Consiglio, aveva confermato che “Il progetto è un cambiamento epocale per la nostra città. Si tratta di un grande passo avanti e, la variante approvata dalla precedente Amministrazione, può garantire la presenza di grandi dimensioni, con un posto da 70 metri, una decina da 50, altri 6 da 40 e molti altri più piccoli. Importanti anche le opere a terra, visto che aumenterà la ricezione turistica, grazie agli alberghi previsti (uno a 5 e un altro a 4 stelle con piscina), senza dimenticare gli spazi commerciali che garantiranno anche molti posti di lavoro”.
Ieri, sul caso, era intervenuto il consigliere di opposizione ed ex sindaco, Paolo Blancardi: “Io mi ero astenuto così come gli altri colleghi della minoranza e, oggi è dimostrato che avevamo ragione. Ora si porterà in Consiglio l’annullamento della pratica ma, forse con un po’ di attenzione in più, si poteva evitare tutto. Il Sindaco ci aveva detto che gli avvocati del comune avevano garantito che tutto era a posto e, invece, anche la fidejussione era già scaduta”.
Il primo cittadino, quest’oggi ha ribadito: “Non preoccupatevi perché, comunque, andiamo avanti per portare a termine il porto. Ovviamente chi avrà i requisiti corretti per poterlo fare e sempre nell’interesse del nostro paese”.
Nel progetto (esposto a febbraio in Consiglio dall'Architetto Alborno) erano previsti: opere a mare per 19,9 milioni di euro e, a terra per 39,4 milioni. Inoltre opere di ingegneria naturalistica per 6,7 milioni e impianti per la produzione di energia fotovoltaica per 3,7 milioni e altri tecnologici tra cui elettrici e idrologici per 3 milioni. Saranno investiti quasi 3 milioni per strade e parcheggi, un milione per uffici e spese varie. Previste opere di urbanizzazione per un totale di 6,3 milioni. Tra queste lo spostamento della fognatura, la realizzazione di una spiaggia, di un relativo locale e della viabilità di accesso allo spazio demaniale. La realizzazione della quota parte del parco pubblico e della pista ciclabile oltre ai parcheggi pubblici coperti da pannelli fotovoltaici.
Inoltre 7 milioni di standard urbanistici a scomputo, ovvero: lo spazio demaniale per le associazioni marinare, marciapiedi e scalinate pubbliche, il consolidamento del cimitero, la nuova caserma dei Carabinieri, un impianto fotovoltaico per le scuole, il recupero del piano stradale del circuito, lavori al sottopasso di piazza Europa, un impianto fotovoltaico sulla pista ciclabile e lavori di recupero della stessa. Il totale complessivo è di circa 90 milioni di euro. I posti barca previsti sono 115.