Le Alpi del basso Piemonte sono attraversate da una rete di strade utilizzate fin da tempi antichi per i collegamenti tra le borgate, a servizio della popolazione locale, tra le vallate per gli scambi commerciali con il territorio delle regioni e stati confinanti come ad esempio, le cosiddette “vie del sale” tra il Piemonte e la Liguria, le strade ex militari, le strade agro silvo pastorali e i percorsi religiosi.
Nel territorio regionale e, in particolare nel basso Piemonte, infatti, sono presenti itinerari spettacolari che sorgono in luoghi impervi: sono state da sempre terre di passaggio per pastori, pellegrini, mulattieri, commercianti e viaggiatori che rappresentano da sempre e ancor di più oggi, dal punto di vista turistico, un patrimonio d’inestimabile valore dal punto di vista storico, culturale e ingegneristico.
Sabato 15 luglio, a Montaldo di Mondovì, sono state illustrate le potenzialità di sviluppo che possono portate, mediante lo sviluppo turistico di questi itinerari, a contrastare lo spopolamento dei territori montani grazie alla collaborazione, in primis con i Comuni e a seguire con associazioni ed Enti che sviluppano e promuovono le attività culturali e turistiche in ambito nazionale e internazionale.
Nel video le dichiarazioni del sindaco Giovanni Balbo, del vicepresidente della Regione Fabio Carosso, del consigliere regionale Paolo Bongioanni, del vicepresidente Atl Rocco Pulitanò e di Dario Filippi, sindaco di Briaglia e vicepresidente del Sentiero Landandè.