Differenziata, croce di tutti i comuni che cercano (spesso senza riuscirvi) di inculcare la cultura della raccolta dei rifiuti in modo da far scendere quella ‘indifferenziata’ e, conseguentemente ridurre gli smaltimenti della stessa e anche i costi del servizio.
Le immagini di oggi (ma che potrebbero essere copia incollate in altre situazioni e in molte altre città) ci arrivano da Sanremo, in piazza San Bernardo. Un luogo che potremmo prendere come simbolo di chi sostiene, in parte con grande ragione, che il servizio ‘porta a porta’ non funzioni. Anche nel recente servizio, che abbiamo condotto in centro nella città dei fiori insieme ai responsabili del controllo, abbiamo sottolineato come il ‘porta a porta’ comporti la bruttura dei sacchetti lasciati in strada o davanti ai portoni per tutta la notte. E, soprattutto in estate in una città turistica non è proprio uno spettacolo da vedere e rivedere.
Ma, dall’altra parte, siamo certi che un sistema differente come quello dell’installazione delle isole ecologiche automatizzate funzioni davvero? A Ventimiglia stanno puntando molto su questo sistema ma, secondo le notizie che ci arrivano dai luoghi dove a Sanremo sono state installate e dalle foto che periodicamente ci arrivano proprio da piazza San Bernardo, non sembra proprio.
Ovviamente si sono idee e proposte differenti e, secondo i ben informati, anche a Sanremo nei prossimi mesi sparirà il ‘porta a porta’ per fare spazio proprio alle ‘isole’ con le tessere magnetiche. Il problema rimarrà o verrà risolto? Nell’immediato entroterra matuziano, dove il ‘porta a porta’ non è attuabile, da anni ci sono i cassonetti (quelli classici e non automatizzati) con le serrature. A parte che queste ultime sono state rotte e mai sostituite da anni, le isole sono solitamente prese d’assalto dai soliti incivili.
Si possono trovare, quasi ogni giorno, sacchetti abbandonati e che arrivano dal centro, rifiuti di cantiere di ogni genere e, molto spesso, anche ingombranti che dovrebbero essere conferiti nei luoghi preposti (Valle Armea e Coldirodi). Senza dimenticare i comodi ecocentri di piazza Muccioli e via San Francesco, purtroppo poco utilizzati.
Tornando alle foto che vi proponiamo oggi torniamo al problema dei ‘maleducati’ o ‘incivili’, chiamateli come preferite. Questi spariranno senza il ‘porta a porta’? Pensiamo proprio di no. E nell’immediato entroterra le isole con i cassonetti saranno paragonabili a panorami ‘svizzeri’? Anche in questo caso, a nostro parere non sarà così.
Cari sanremesi (ma il discorso vale anche per altre città) fino a quando non cambierà la cultura e il modo di pensare di chi pensa di vivere in un letamaio da poter insozzare a piacimento, nulla cambierà. E, per chiudere, il tutto senza dimenticare che ancora in molti, diremo tranquillamente troppi, non pagano la Tari e quindi lasceranno sempre i loro sacchetti ovunque.
In molti diranno: e i controlli? Ci sono e sono anche molte le sanzioni emanate. Ma non bastano, questo è certo. Ma, multe o non multe, la ‘cultura’ del corretto conferimento dei rifiuti deve partire dal basso, ovvero da noi.