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Politica | 13 luglio 2023, 14:20

Diga in valle Argentina: Ministero apre alle richieste dei sindaci, avanti con i piccoli invasi

Questa mattina riunione fiume in Comune a Taggia con i cinque sindaci della Valle Argentina collegati con il sottosegretario Edoardo Rixi e con i rappresentanti di Regione Liguria.

Diga in valle Argentina: Ministero apre alle richieste dei sindaci, avanti con i piccoli invasi

Diga in valle Argentina, Roma apre per rimodulare il finanziamento e ascoltare i sindaci del territorio. È il principale risultato della riunione fiume di 2 ore che si è svolta questa mattina in comune a Taggia. 

I sindaci Mario Conio di Taggia, Matteo Orengo di Badalucco, Mariano Bianchi di Montalto Carpasio, Manuela Sasso di Molini di Triora e Massimo Di Fazio di Triora, hanno avuto un confronto online con il Sottosegretario Edoardo Rixi, alla presenza anche dei rappresentanti dell'Autorità di Bacino dell'Appennino Settentrionale, di Regione Liguria con il vicepresidente Alessandro Piana e gli assessori Marco Scajola e Giacomo Giampedrone. Tema del confronto, il finanziamento da 800mila euro per lo studio di fattibilità di una diga sul torrente Argentina. 

Un dato, il finanziamento potrebbe essere anche annullato o girato altrove. Su questo aspetto i sindaci hanno preferito non rinunciare all'opportunità economica e cercare piuttosto di convergere verso un'alternativa alla grande diga: più piccoli invasi. Su questo aspetto da Roma è stata dimostrata una possibilità di apertura.

"È stato un momento positivo di confronto. - hanno detto i sindaci al termine dell'incontro - Il Ministero ha dimostrato di voler ascoltare le istanze del territorio. Nostro obiettivo quello di orientare scelte progettuali che potrebbero avere ricadute epocali sulla nostra valle. Quindi, abbiamo confermato ancora una volta il 'No' alla grande diga in qualsiasi punto del torrente Argentina. In compenso siamo aperti a soluzioni tecniche che guardino all'approvvigionamento idrico e alla produzione di energia elettrica, con il massimo rispetto per i territori che rappresentiamo". 

"I piccoli invasi garantirebbero riserve d'acqua potabile. Interventi nella direzione da noi auspicata permetterebbero, da un lato, di mettere in sicurezza il nostro amato torrente e dall'altro, ci offrirebbero la possibilità di avere anche impianti di energia elettrica ad uso pubblico e l'opportunità di migliorare la viabilità della valle. Va detto che da parte del Ministero c'è stata apertura nei confronti del territorio. Ci siamo lasciati con la richiesta di predisporre un accordo di programma che coinvolga tutti gli enti interessati o creando un tavolo di lavoro che coinvolga anche i sindaci quali sentinelle del territorio" - hanno concluso i cinque amministratori della Valle Argentina.

Stefano Michero

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