/ Economia

Economia | 13 luglio 2023, 07:00

Disidratazione dei fanghi: come avviene?

Un servizio di disidratazione fanghi è un processo che consente di rimuovere l'acqua dai fanghi generati da impianti di trattamento delle acque reflue

Disidratazione dei fanghi: come avviene?

Un servizio di disidratazione fanghi è un processo che consente di rimuovere l'acqua dai fanghi generati da impianti di trattamento delle acque reflue o da altre attività industriali. La disidratazione fanghi è un’operazione essenziale per la gestione e lo smaltimento sicuro dei materiali di scarto, poiché riduce il volume dei fanghi e ne aumenta la densità, rendendoli più facili da trasportare e smaltire.

Il processo di disidratazione fanghi comporta l'utilizzo di macchinari speciali, come le centrifughe o le presse a vite, che separano l'acqua dai solidi. Le centrifughe sfruttano la forza centrifuga per separare i solidi dall'acqua, mentre le presse a vite utilizzano una vite senza fine per spremere l'acqua dai fanghi. Ecco perché è così importante eseguire la disidratazione fanghi con impianti mobili.

Disidratazione fanghi: fondamentale per l’ambiente

Come abbiamo visto, la disidratazione fanghi è un'importante attività di gestione dei rifiuti che consente di ridurre il volume e aumentare la densità dei materiali di scarto, rendendoli più facili da trasportare e smaltire.
Il processo di disidratazione utilizza macchinari speciali come centrifughe o presse a vite per separare l'acqua dai solidi. Dopo la disidratazione, i solidi possono essere trasportati e smaltiti in modo sicuro e sostenibile, a seconda del tipo di materiale di scarto. La disidratazione dei fanghi, quindi, è un'importante pratica di gestione ambientale che contribuisce a proteggere l'ambiente e la salute pubblica. I vantaggi ambientali della disidratazione fanghi sono moltissimi, vediamone alcuni:

Sicuramente la riduzione del volume dei rifiuti. La disidratazione fanghi riduce il volume dei materiali di scarto, rendendoli più facili da trasportare e smaltire. Ciò significa che si riducono i costi e le emissioni di gas serra associate al loro trasporto e smaltimento.

Un altro vantaggio è il recupero di materiali. La disidratazione fanghi, infatti, può consentire il recupero di materiali preziosi, come i nutrienti, che possono essere utilizzati come fertilizzante o in altri processi industriali. Ciò può ridurre la necessità di produrre fertilizzanti sintetici e altri prodotti chimici.

Inoltre la disidratazione fanghi può ridurre l'impatto ambientale dei materiali di scarto, poiché i fanghi disidratati sono meno suscettibili a perdite di liquidi e odori. Ciò può contribuire a prevenire la contaminazione del suolo e delle acque sotterranee. E poi vi è una maggiore efficienza del trattamento delle acque reflue perché la disidratazione fanghi può consente di rimuovere una maggiore quantità di solidi dai fanghi. Ciò può ridurre la quantità di fanghi che richiedono ulteriori trattamenti, migliorando la qualità dell'acqua trattata e riducendo il consumo di energia e prodotti chimici necessari per il trattamento.

Un altro vantaggio è che la disidratazione fanghi può contribuire a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, poiché riduce la quantità di materiale di scarto che deve essere trasportato e smaltito.

Ma come avviene la disidratazione fanghi?

Il procedimento della disidratazione fanghi

La disidratazione fanghi può essere effettuata utilizzando diverse tecnologie, tra cui le centrifughe, le presse a vite, a nastro e i filtri a membrana. In generale, il processo di disidratazione dei fanghi prevede la rimozione dell'acqua dai fanghi attraverso la separazione fisica dei solidi e dei liquidi.

Nel caso delle centrifughe, i fanghi vengono fatti girare a velocità elevate all'interno di un tamburo rotante, dove la forza centrifuga separa l'acqua dai solidi. I solidi disidratati vengono poi estratti dal tamburo e possono essere trasportati e smaltiti.

Le presse a vite, invece, utilizzano una vite senza fine per spremere l'acqua dai fanghi, facendoli passare attraverso una serie di dischi che li comprimono e li disidratano. I solidi disidratati vengono poi estratti e possono essere trasportati e smaltiti. Le presse a nastro funzionano in modo simile ai pressi a vite, ma utilizzano un nastro trasportatore per comprimere i fanghi e rimuovere l'acqua. I fanghi vengono disposti su un nastro che scorre attraverso una serie di rulli, che lo comprimono e lo disidratano. I solidi disidratati vengono poi raschiati dal nastro e possono essere trasportati e smaltiti.

Infine, i filtri a membrana utilizzano una membrana porosa per separare l'acqua dai solidi. I fanghi vengono pompati attraverso la membrana, che separa l'acqua dai solidi. L'acqua filtrata viene raccolta e può essere riutilizzata nel processo di trattamento delle acque reflue o smaltita, mentre i solidi disidratati vengono estratti dalla membrana e possono essere trasportati e smaltiti correttamente, nel segno della difesa ambientale per un mondo sempre più green.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium