‘La politica del tempo perso’: questo potrebbe essere lo slogan utilizzabile per l’orrendo spettacolo andato in scena nel corso del Consiglio comunale di Ventimiglia, che ha perso tre ore su una mozione, presentata inizialmente dai consiglieri di opposizione, che chiedeva l’impegno del sindaco a chiedere alla Regione, di riportate il punto nascite a Sanremo, considerato più baricentrico di Imperia per tutta la provincia.
Una mozione per la quale è stato presentato un emendamento dalla maggioranza, che ha scatenato un lungo ‘bailamme’ da una parte e dall’altra. Di fatto l’opposizione ha contestato la presentazione dell’emendamento (che sarebbe stata fatta fuori tempo massimo) mentre è stata concessa la votazione dello stesso. Una volta approvato dalla minoranza c’è stata una levata di scudi, nella quale ha accusato la maggioranza di voler ‘apporre la bandierina’ sul documento.
Nel corso della riunione di questa sera, i Consiglieri Panetta e Scullino hanno etichettato l’assise come statica: “Poi non diciamo che la gente non segue la politica, perché spettacoli di questa sera non sono edificanti”. Alla fine, alla soglia delle tre ore di Consiglio, il presidente ha posto in votazione la mozione della maggioranza.
Chi ha presentato il documento iniziale, Alessandro Leuzzi, ha chiesto che venisse aggiunta la richiesta alla Regione di mantenere il punto nascite a Sanremo fino alla realizzazione dell’ospedale unico. La pratica è stata votata a favore dalla maggioranza mentre l’opposizione si è astenuta “Lo facciamo solo ed esclusivamente per coerenza, ma è stato fatto un grave errore andando contro il regolamento comunale.
Rimane purtroppo grave il problema che, su una mozione per la quale tutti sono favorevoli, la discussione è andata avanti per tre ore, tra interruzioni e interventi pressoché simili. Tempo perso. Il Consiglio è poi terminato con l’approvazione dei tre punti all’ordine del giorno: le linee programmatiche del mandato politico-amministrativo, i criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e servizi e, infine, la nomina dei componenti della Commissione comunale per la formazione dei giudici popolari nella Corte nelle Corti di assiste e d’appello.