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Politica | 06 luglio 2023, 14:19

Situazione migranti nella città di confine, Ventimiglia Progressista: "Dicano chiaramente che non vogliono il campo!"

“Città al capolinea: mentre nel resto d’Italia si aprono i centri di accoglienza straordinaria, qui a Ventimiglia, comune e prefettura parlano di impossibilità giuridica”

Situazione migranti nella città di confine, Ventimiglia Progressista: "Dicano chiaramente che non vogliono il campo!"

“È saltato in Consiglio d’Europa l'accordo sui migranti per i voti contrari di Ungheria e Polonia. Il flusso migratorio in Città già molto intenso, peggiora di giorno in giorno (basta recarsi in stazione, sotto il cavalcavia di Roverino, nei parcheggi adiacenti per averne una rapida idea). Tantissimi gli uomini, giovani e meno giovani, anche minorenni che vivono per strada, nell’abbandono totale”. Ad intervenire sull’argomento sono Gianni Cappelletti, Luca Donzelli, Salvatore Mastroieni e Maria Spinosi del gruppo Ventimiglia Progressista che continuano: “Anche la città ne soffre, malgrado ciò i Governi locale e territoriale continuano a scartare l'ipotesi del centro di accoglienza straordinaria o transito. Nella delibera della giunta comunale n. 82 del 16.06.2023 di presa d'atto dell'accordo fra la Prefettura di Imperia e il Comune di Ventimiglia si parla solo di gestione dei punti di assistenza diffusa (PAD) per donne e bambini, nulla per gli uomini maggiorenni (e anche molti minorenni che di fatto continuano a vivere per strada) come se fossero esseri umani di serie Z da destinare all’inferno.

Nella citata delibera, si scrive soprattutto che ‘è stata verificata sotto il profilo giuridico la non percorribilità da parte della Prefettura dell’attivazione di strutture destinate a fornire assistenza ai migranti in transito’. Tradotto, l’esperienza del campo Roja o comunque l’apertura di un nuovo centro non può realizzarsi, perché lo vieta la normativa. Sennonché, occorrerebbe ricordare che anche quando si istituì il campo Roja, la normativa in vigore non lo permetteva (si disse infatti che era una categoria non presente nel quadro giuridico italiano, che però era necessaria per la realtà eccezionale di Ventimiglia l’«accoglienza temporanea» dei migranti uomini senza documenti). Con l’accesso al campo gestito da Unhcr e Cri, i migranti trovavano cibo, bagni e informazioni sui diritti e le possibilità per fare richiesta d’asilo in Italia e la Città era in condizioni migliori.

Ma c’è di più, diversamente da Ventimiglia, in altre regioni continuano ad aprirsi centri come di recente in Toscana, nel territorio di Vaglia, dove negli ultimi mesi sono stati aperti due Centri Accoglienza Straordinaria, uno a Bivigliano e l’altro a Pratolino. Per favore, quindi, diteci che non lo volete e basta, non raccontateci che il campo di accoglienza temporaneo non è fattibile sotto il profilo giuridico, perché non lo era neppure nel 2016 eppure si fece e soprattutto in altre realtà, anche meno difficili di Ventimiglia, si continuano ad aprire. Peraltro, così facendo si perdono i soldi del Ministero dell’Interno che ben potrebbe prendersi carico dell'onere finanziario per le finalità assistenziali del centro come sta già facendo per i PAD lasciati pagando direttamente Caritas, Diaconia Valdese, We World e Save the Cildren. Nulla di diverso insomma da quello che è già stato e che ha funzionato.

Nei prossimi mesi, Ventimiglia Progressista cercherà di organizzare un incontro tra le varie associazioni di Volontariato che si occupano di migranti, grandi e meno grandi, per comprendere realmente il loro punto di vista sulla riapertura del Campo di transito”.

C.S.

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