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Attualità | 03 luglio 2023, 12:29

Crisi idrica, migliora la situazione dopo le ultime precipitazioni, gli esperti invitano comunque a non sprecare l'acqua

Le falde del Roya, la diga di Tenarda e gli invasi hanno visto un miglioramento dei livelli ma serve sempre grande attenzione oltre a lavori strutturali

La diga di Tenarda nell'ottobre scorso

La diga di Tenarda nell'ottobre scorso

Forse non sarà un’estate da ‘lacrime e sangue’ per i rubinetti della provincia di Imperia. O almeno così sembra. Le drammatiche avvisaglie relative alla penuria d’acqua dei mesi scorsi, infatti, sono state alleviate dalle precipitazioni delle ultime settimane, che hanno dato una discreta mano alle riserve, proprio nel periodo in cui continua a montare la discussione sulla diga in Valle Argentina.

Da fonti ben informate, infatti, le falde e le riserve da cui si approvvigionano i diversi acquedotti presenti tra Ventimiglia e Cervo sono state rimpinguate e, in particolare due siti risultano in condizioni decisamente meno critiche rispetto ad alcuni mesi fa. Stiamo parlando delle falde del Roya, dalle quali le tubazioni più importanti raccolgono l’acqua necessaria a buona parte della provincia, e della diga di Tenarda. In quest’ultimo caso siamo passati da una quantità d’acqua pari alla metà dell’invaso ai tre-quarti.

Una situazione che rinfranca le sorti di un’estate che, fino a qualche mese fa si presentava difficile e assetata. Le ultime precipitazioni e lo scioglimento primaverile delle nevi in montagna stanno aiutando non poco fiumi e torrenti che, anche solo visivamente sono nuovamente bagnati dalle acque. Non è certo una situazione risolutiva, anzi i lavori in corso del ‘masterplan’ saranno assolutamente necessari, cos’ come sarebbero fondamentali interventi sulle tubazioni principali, per evitare la dispersione del prezioso liquido.

E, proprio in tema di sprechi, nonostante il miglioramento delle falde rimane costantemente sul tavolo il controllo dei consumi. Negli ultimi anni, infatti, molti hanno considerato l’acqua come un bene ‘infinito’ ma che tale non è, soprattutto in momenti così difficili come quello che stiamo vivendo. Le raccomandazioni, ovviamente, sono sempre le stesse ed è importante rispettarle in ogni casa.

Docce, lavaggio dei piatti e qualsiasi altro utilizzo devono sempre vedere l’utente finale prestare la massima attenzione mentre, dall’altra parte ovvero dalle aziende che forniscono il servizio, serve a breve un investimento importante per salvaguardare una rete che, purtroppo, è obsoleta. Solo il costante lavoro degli operai, costretti molto spesso a mettere continue ‘toppe’, evita il peggio ma è ora di mettere mano ad una ristrutturazione più globale, con la sostituzione delle tubazioni ormai troppo vecchie.

Carlo Alessi

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