Attualità - 02 luglio 2023, 07:18

Sanremo: la funivia torna d'attualità ma servono finanziamenti e una 'idea' per Monte Bignone

Sicuramente non potrà partire dal centro ma ci sarebbe in ballo un'idea per creare la partenza dalle parti del campo golf, con un parcheggio sopra Borgo Tinasso

Una foto d'epoca della funivia

La funivia, struttura costruita negli anni ’30 e dismessa all’inizio degli ’80 a Sanremo, è sempre oggetto di discussione nella città dei fiori.

Il mezzo di trasporto era utilizzatissimo da sanremesi e turisti, quando erano in pochi ad avere l’auto e fino a quando sulla vetta matuziana erano presenti alberghi e ristoranti, chiusi da decenni. L’argomento è tornato d’attualità da alcuni anni, soprattutto in funzione degli sport votati all’outdoor, soprattutto mountain bike e downhill, per i quali a breve tornerà il servizio navetta tra piazza Colombo e San Romolo.

Fatto salvo che la realizzazione del progetto dovrà forzatamente vedere un investitore interessato a costruirla e a gestirla successivamente. In molti si chiedono, innanzi tutto, a cosa potrebbe servire l’impianto, tenuto conto che rispetto a una volta tutti o quasi hanno un mezzo di trasporto per andare in montagna.

In più serve una stazione di partenza dove allestire un grande parcheggio, in modo che i fruitori possano lasciare auto o moto per prendere la funivia. Questo potrebbe essere risolto partendo dalla zona del campo golf, dove sarebbe disponibile uno spiazzo gerbido poco sopra Borgo Tinasso. Fatto questo servirà anche invogliare gli imprenditori a riaprire punti di ristoro e, perché no, anche luoghi dove trascorrere la notte.

Sicuramente la chiave di volta sarebbe lo sport all’aperto, come accade già da tempo in Trentino e Valle D’Aosta, dove però è possibile praticarli solo nei mesi meno freddi. A Sanremo, invece, oltre a poter godere di un clima invidiabile tutto l’anno e a sfruttare il brand della città, si potrebbero praticare sempre.

Tutto ciò senza dimenticare eventuali collaborazioni con le zone dedicate all’outdoor della Costa Azzurra, del savonese e sfruttando pure la ‘Via del Sale’, che collega la nostra provincia con quella di Cuneo. Servirà, ovviamente, un progetto e un gruppo imprenditoriale interessato ma le possibilità ci sono e potrebbero garantire nuova vita ad un luogo che, ormai da molti anni è solo uno spazio per le antenne radiotelevisive.