Diga in valle Argentina, il Ministero può cambiare il progetto al centro dello studio di fattibilità? Sulla risposta a questa domanda si giocherà il confronto tra i sindaci di Taggia, Badalucco, Montalto Carpasio, Molini di Triora e Triora con Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con Rivieracqua.
Gli amministratori locali sono contro una qualsiasi diga di grandi dimensioni, sia che si progetti a Glori o nel resto della vallata. Sono invece favorevoli a più invasi di dimensioni ridotte. Il Decreto sulla diga ruota intorno ad uno studio di fattibilità basato sulla possibilità che si possa costruire una diga a Glori alta 50 metri. I sindaci sperano che si possa rivedere in corsa l'oggetto al centro dello studio, visto che l'incarico di affidamento non è ancora stato pubblicato.
Una soluzione soft che se accolta permetterebbe l'apertura di un confronto con il territorio. Un confronto che fino ad oggi non c'è mai stato fin dalla diffusione delle prime notizie sull'argomento diga che oggi hanno messo i sindaci in una posizione difficile con una popolazione sfiduciata verso le istituzioni e pronta a manifestare contro l'opera.
L'alternativa a questa strada è il ricorso al TAR. Su questo aspetto c'è in essere l'incarico affidato dal Comune di Badalucco allo studio legale Vallerga di Genova. La richiesta di una eventuale sospensiva, potrebbe essere l'ultima spiaggia per bloccare il cammino verso la diga di Glori.