I lavori per la costruzione della nuova antenna 5G a Coldirodi saranno sospesi fino al 14 febbraio.
I residenti della popolosa frazione di Sanremo si sono svegliati questa mattina con un’altra buona notizia nella loro lotta contro l’installazione di un secondo traliccio all’ingresso del paese, lavori che erano iniziati all’improvviso qualche settimana fa scatenando la protesta.
Questa mattina dal TAR di Genova la risposta che tutti stavano attendendo. Il Tribunale ha accolto il ricorso degli abitanti e ha sospeso i lavori sino alla prossima udienza prevista il 14 febbraio.
Si legge sul documento: “Considerato che il Comune di Sanremo, con provvedimento 14.6.2023, ha avviato, anche nei confronti delle società controinteressate, il procedimento volto ad imporre la coubicazione di tutti gli impianti già autorizzati in località Coldirodi; Considerato che la coubicazione può essere imposta "al fine di tutelare l'ambiente, la salute pubblica e la pubblica sicurezza o di conseguire gli obiettivi della pianificazione urbana e rurale" (art. 50 D.Lgs. 1/8/2003, n. 259); Ritenuto pertanto che - allo stato, e nelle more della decisione del ricorso nel merito - le esigenze di tutela della salute e dell'ambiente urbano e rurale avanzate dai ricorrenti, coincidendo almeno in parte con quelle sottese alla recente iniziativa dell'amministrazione comunale, prevalgano, nel bilanciamento degli interessi proprio della presente fase cautelare, sull'interesse delle società controinteressate alla immediata messa in funzione dell'impianto, così come autorizzato; La sospensione durerà fino al 14 febbraio 2024, quando ci sarà un’altra udienza”.
Il Comune e i residenti ora avranno tempo sino al prossimo anno per continuare nella loro battaglia legale il suo scopo ultimo è quello di evitare la nascita di una nuova antenna in paese. Ricordiamo che il Comune non ha il potere di fermare l’installazione delle nuove antenne che dal Ministero sono considerate come infrastrutture fondamentali e, quindi, non è possibile bloccarne la costruzione. Ma, così come chiedono da Palazzo Bellevue, è possibile (anzi, consigliato) lavorare alla coubicazione, vale a dire la sistemazione delle nuove antenne su tralicci già esistenti per evitare nuove costruzioni impattanti. E, siccome a pochi metri dalla nuova antenna di Coldirodi ne sorge un’altra, la soluzione è vicina, proprio a due passi.