L'intervento della nuova passerella del Nervia tra Camporosso e Ventimiglia, ieri, ha ottenuto presso la Sala della Promoteca in Campidoglio a Roma, il premio TEMPLUM per la Liguria dell'architettura italiana. Il progetto è stato sviluppato dallo studio LDA Luca Dolmetta Architects, originario di Imperia.
L'evento è stato aperto dai saluti del presidente dell'Associazione LIBER Verdiana Dell'Anna e, a seguire, da Tommaso Miele, presidente aggiunto della Corte dei Conti. E' stato condotto dalla giornalista Alda D’Eusanio e ha goduto, tra gli altri, dei patrocini istituzionali dei Ministeri della Cultura, del Turismo, delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nonché del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, del Comune di Roma, del Consiglio Nazionale dell' ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Si tratta di un riconoscimento importante a livello nazionale che contribuirà a far conoscere il territorio della provincia di Imperia.
Legno, luce, acciaio, energie alternative. Sono questi gli elementi che in varia forma caratterizzano i venti progetti insigniti del Premio Templum, prestigioso riconoscimento assegnato dall’associazione Liber ai migliori lavori di architetti italiani. Al primo incontro tematico sono intervenuti Francesco Miceli, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Paola Marone, presidente di Federcostruzioni, Barbara Casagrande, direttrice generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Donato Luciano, vice di capo Gabinetto Vicario del Ministero della Cultura.
Prima di iniziare la seconda tavola rotonda hanno fatto i loro saluti Roberto Benedetti, presidente della Corte dei conti sez. Lazio e Massimo Sessa, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Nella seconda tavola rotonda, a quella del citato Miceli sono seguite le relazioni di Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Enrico Pujia, capo Dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Armando Zambrano, presidente della Rete Professioni Tecniche. Ha chiuso i lavori di giornata Vittorio Sgarbi, sottosegretario al Ministero della Cultura.
Tra i venti progetti premiati, uno per ogni regione italiana sede dei rispettivi studi di progettazione, è stato, inoltre, scelto un vincitore assoluto, a cui è stato attribuito il Premio Aureum Templum: il progetto Residence Forte Bel Vedere 1861 a Peschiera del Garda, realizzato da QBO Studio dell’Arch. Maurizio Terreni di Verona.
L’iniziativa è stata organizzata con la collaborazione della casa editrice Rde dell’editore Riccardo Dell’Anna, che alla pubblicazione di numerosi volumi di pregio dedicati al sapere e al saper fare italiano aggiunge ora ArchitettItaliani, una selezione di 230 progetti di architettura e urbanistica a firma italiana, da cui sono tratti i venti premiati con il Templum. All’evento è stato dato spazio anche agli altri architetti presenti in ArchitettItaliani, che hanno ricevuto un riconoscimento simbolico Progettisti Partner | ArchitettItaliani. Oltre ad abitazioni unifamiliari di diverso tipo, palazzi, luoghi commerciali, complessi turistici e residenziali, i progetti premiati riguardano anche un headquarter aziendale, una passerella ciclo-pedonale immersa nella natura, un centro sportivo, una struttura ricettiva, una spa, una chiesa e un avveniristico centro di accoglienza per operazioni di protezione civile, capace di ospitare fino a ottomila sfollati in situazioni di emergenza.
Sia nei progetti di nuove costruzioni sia in quelli di restauro e ristrutturazione, resta centrale il tema della sostenibilità, declinato persino nella ricerca del comfort acustico e principalmente attraverso l'uso di materiali innovativi o, in alternativa, tradizionali. Come il cemento trasparente, il legno ingegnerizzato (ma anche la boiserie), la pietra naturale e l'acciaio composito oppure trattato come corten: tutti impieghi che garantiscono proprietà strutturali e funzionali avanzate, consentendo interventi più leggeri ed eco-compatibili. Ciò accanto a sistemi di riduzione del consumo termico, elettrico e idrico e allo sfruttamento di fonti energetiche alternative, come il fotovoltaico e la geotermia. Tutte soluzioni spesso ricorrenti in generici contesti di progettazione bioclimatica, che sfruttano irradiazione e ventilazione naturale, adottano il cosiddetto “verde verticale”, introducono l’uso di vasche e giochi d’acqua. Tra i progetti premiati con il Templum, risaltano anche alcune scelte estetiche moderniste, come l’uso di elementi architettonici modulari e geometrici, di alternanze tra vuoti e pieni e di tagli verticali di luce. E altre più formali, come l’esaltazione di arte e architettura in un’unica ispirazione che sa di contemporaneo.