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Attualità | 22 giugno 2023, 07:21

Diga in valle Argentina, sindaci uniti: chiesto incontro a Ministero e Rivieracqua con un'alternativa

Si tratta dei primi passi verso la nascita di un comitato intercomunale. Taggia con i suoi 14mila abitanti e in quanto comune più popoloso della valle sarà ente capofila ed il sindaco Conio, coordinatore e portavoce.

I sindaci della valle Argentina, da sinistra: Mariano Bianchi, Massimo Di Fazio, Matteo Orengo, Mario Conio e Manuela Sasso

I sindaci della valle Argentina, da sinistra: Mariano Bianchi, Massimo Di Fazio, Matteo Orengo, Mario Conio e Manuela Sasso

I sindaci della Valle Argentina dicono 'No' alla grande diga e chiedono un incontro al Ministero alle Infrastrutture e Trasporti ed a Rivieracqua. La richiesta è stata presentata in forma scritta attraverso due lettere e firmata da Mario Conio per il Comune di Taggia, Matteo Orengo per Badalucco, Mariano Bianchi per Montalto Carpasio, Manuela Sasso per Molini di Triora e Massimo Di Fazio per Triora. 

Verso il comitato intercomunale, Taggia capofila

Si tratta dei primi passi verso la nascita di un comitato intercomunale. Taggia con i suoi 14mila abitanti e in quanto comune più popoloso della valle sarà ente capofila ed il sindaco  Conio, coordinatore e portavoce. Il comitato punta a mettere nero su bianco gli intenti e quindi gli obiettivi da traguardare nella gestione dell'argomento 'diga' ma soprattutto ad adottare un discorso unitario di vallata. 

No alla grande diga, sì ai piccoli invasi

 

 

Nella lettera i sindaci chiedono che Ministero e Rivieracqua rivedano il progetto intorno a cui ruota lo studio di fattibilità da 800mila euro. Gli amministratori locali vogliono arrivare al tavolo di confronto con una alternativa al 'no' contro la grande diga: piccoli invasi da dislocare in alcuni punti strategici della vallata. 

Salvaguardia del territorio e confronto

"L'obiettivo principale deve essere quello di salvaguardare un territorio caratterizzato da un ecosistema di grande valore. È nostra volontà quindi aprire un confronto che porti a una progettualità che non vada a stravolgere gli equilibri ambientali, antropici e storici, consolidatisi in migliaia di anni" - scrivono i sindaci. 

Stefano Michero

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