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Attualità | 17 giugno 2023, 07:11

Doccia fredda sul Tenda, forse da rifare gli ultimi 300 metri del tunnel: apertura a maggio 2024?

L'ulteriore modifica progettuale confermerebbe ciò che in molti sostengono: non ci sarà nessuna apertura, nemmeno in modalità cantiere, ad ottobre 2023. L'assessore regionale ai Trasporti: "Non ci sono mai state comunicate nuove date"

Doccia fredda sul Tenda, forse da rifare gli ultimi 300 metri del tunnel: apertura a maggio 2024?

Maggio 2024: sarebbe questa la nuova data di fine lavori del Tenda bis. Non ottobre 2023, una data su cui quasi nessuno, sul territorio, faceva affidamento, stante l'enormità di lavori ancora da concludere o addirittura da iniziare. Tra quelli che andranno eseguiti, si parla dell'abbattimento e della ricostruzione degli ultimi 300 metri di galleria sul lato francese.

Non più, quindi, la confluenza delle gallerie nella parte finale, prima dell'uscita, come era già stato deciso a seguito dei danni provocati dalla tempesta Alex, ma già da molto più indietro. Questi trecento metri dovranno essere abbattuti e ricostruti larghi il doppio, perché dovranno ospitare quattro corsie, due per senso di marcia. E la vecchia canna dovrà essere curvata verso il camerone di innesto sul nuovo tunnel.

Questo, quindi, tra i tanti motivi che porteranno all'ufficializzazione della nuova scadenza? Ce ne sarebbe anche un altro: l'impossibilità di aprire la canna nuova al traffico in modalità cantiere senza che sia installato almeno l'impianto di ventilazione. Chi se ne assumerebbe la responsabilità?

La nuova data dovrebbe venire comunicata in occasione dell'evento che celebrerà l'abbattimento degli ultimi due metri di diaframma dello scavo, in concomitanza con la periodica Conferenza intergovernativa, di cui ancora non si conosce il giorno di convocazione. L'incontro sarà a Limone Piemonte. 

Un momento molto atteso da tutto il territorio, al quale il presidente della Provincia Luca Robaldo ha addirittura invitato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, la premier Giorgia Meloni, il primo ministro francese Elisabeth Borne, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il governatore del Piemonte Alberto Cirio. Ma con davvero poco da festeggiare.

L'assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi"Noi non siamo stati avvisati; sapevo che c'erano delle difficoltà, ce ne sono sempre state, ma ad oggi di nuove date di apertura non ho notizia". Il sindaco di Roccavione Germana Avena, invece, commenta scoraggiata: "Nessuno ci dice niente. E' una presa in giro. Sono davvero affranta, perché quel tunnel è vitale per il territorio".

Nel bilancio generale della vicenda, sembrerebbe risolta la questione contrattuale tra Anas ed Edilmaco, che ha in capo l'esecuzione dei lavori. Quello che si teme, e che sarà probabilmente oggetto di confonto nella prossima CIG, è che ci sia un ulteriore aggravio di costi. Così come probabilmente si tornerà a parlare di paravalanghe, necessarie, stando alle modellizzazioni effettuate, sia per i tecnici francesi che per quelli italiani.

Una situazione che si può condensare in un solo dato, l'unico che conta, in definitiva, per un territorio che di quel traforo ha assoluto bisogno: il Tenda aprirà, se tutto va bene, tra un anno. 

Barbara Simonelli

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