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Economia | 16 giugno 2023, 07:00

Ciclismo: alla scoperta delle tappe più iconiche del Giro d’Italia e della Milano-Sanremo

Anche se non si è ancora giunti alla metà dell’anno in corso, il calendario degli amanti del ciclismo è già stato pieno di eventi di primo piano.

Ciclismo: alla scoperta delle tappe più iconiche del Giro d’Italia e della Milano-Sanremo

Anche se non si è ancora giunti alla metà dell’anno in corso, il calendario degli amanti del ciclismo è già stato pieno di eventi di primo piano. A questo proposito, basti far riferimento alla 114esima edizione della Milano-Sanremo – svoltasi il 13 marzo scorso – e alla 106esima edizione del Giro d’Italia – tenutasi tra il 6 e il 28 maggio.

Il modo migliore per rendere onore e prepararsi adeguatamente alle prossime edizioni di queste competizioni è quello di presentarne la storia ripercorrendone i momenti più memorabili. Per farlo, ci si concentrerà nello specifico su alcune delle loro tappe migliori e sui ciclisti italiani che ne sono stati protagonisti.

Giro d’Italia: le tappe e i ciclisti italiani indimenticabili

Fausto Coppi e Gino Bartali (17a tappa, 1949)

Rivali nelle corse e amici nella vita, “Il Campionissimo” e “Il Pio” hanno avvicinato al ciclismo milioni di persone grazie alle loro prodezze sulle due ruote. A metà del secolo scorso, in vent’anni di carriera, i due atleti sono infatti stati in grado di conquistare complessivamente quattro Tour de France e otto Giri d’Italia.

Una delle tappe più memorabili che li ha visti protagonisti è la terz’ultima del Giro del 1949, lunga ben 254 km e con cinque salite impegnative da affrontare. Al Colle della Maddalena – la prima di queste – Coppi si è alzato sui pedali per avventurarsi in una fuga solitaria di 190 km impossibile da dimenticare.

A Bartali non rimase altro da fare che partire in un inseguimento che l’avrebbe portato a classificarsi secondo con quasi 12 minuti di distacco. Questa fu anche la classifica d’arrivo finale della competizione nella sua interezza. 

Marco Pantani (15a tappa, 1999)

Alla distanza esatta di mezzo secolo dalla precedente, questa tappa è la dimostrazione inequivocabile del fatto che il ciclismo è uno sport senza tempo. Il 30 maggio del 1999, “Il Pirata” – uno degli scalatori migliori di sempre – si apprestava ad affrontare i 160 km che separano Racconigi dal Santuario di Oropa da leader della classifica generale del Giro.

A 8,5 km dal traguardo e in salita, Pantani è dovuto scendere dalla bici a causa di un salto di catena che gli sarebbe potuto costare la maglia rosa. Dopo uno stop forzato durato quasi 30 secondi, però, ha avuto la forza di rimettersi in sella e riprendere il gruppo.

Dopo aver raggiunto Ivan Gotti a metà della salita, ha superato Roberto Heras, Nicola Miceli e Laurent Jalabert fino a terminare in prima posizione. Nonostante a quel punto gli esperti avessero ormai dato per scontata la sua vittoria finale della competizione, la sua avventura si interruppe alla fine della 20a tappa a causa di valori di globuli rossi troppo alti nel sangue. Una sorte che moltissimi tifosi di Pantani non potevano prevedere, come risulta anche negli archivi delle scommesse sportive del tempo.

Milano-Sanremo: le edizioni e i ciclisti italiani migliori

Gino Bartali (1950)

Il corridore toscano non è solo stato un protagonista indiscusso del Giro d’Italia e del Tour de France, ma anche della “Classica di Primavera”, che quest’anno si è conclusa con la vittoria dell’olandese Mathieu Van der Poel. In totale, Bartali si è aggiudicato questa ambita competizione quattro volte: nel 1939, 1940, 1947 e 1950.

Anche se sono state tutte memorabili, quella che più di tutte è rimasta impressa nella memoria degli italiani è stata proprio quest’ultima. Lunga 282 km, ha visto Bartali avere la meglio in sprint su Nedo Logli e Oreste Conte in una volata a cui hanno preso parte 53 corridori.  

Mario Cipollini (2002)

Nei suoi 16 anni da professionista, questo velocista di origini lucchesi si è aggiudicato in totale 189 vittorie. Tra queste, si annoverano le 42 tappe al Giro d’Italia – si tratta del record assoluto davanti a Alfredo Binda fermo a quota 41 – le 13 al Tour de France e un campionato del mondo.

Nonostante questo palmarès sia davvero ricco, nel 2002 Cipollini non era ancora stato capace di chiudere in prima posizione la Milano-Sanremo. Quell’anno, però, fu la volta buona per “Il Re Leone”, che concluse il percorso di 287 km con un tempo di 6 ore, 39 minuti e 30 secondi.

Oltre che alla forza delle sue gambe, questo risultato si deve anche al grande supporto dei suoi compagni dell’Acqua e Sapone, che l’hanno protetto in volata dagli attacchi degli avversari. Il suo vantaggio di pochi centesimi di secondo sullo statunitense Fred Rodriguez e lo svizzero Markus Zberg è ancora più meritato se si pensa alla seconda posizione dell’anno precedente.

Giro d’Italia e Milano-Sanremo: il meglio del ciclismo italiano

Il Tour de France e la Vuelta de España si terranno rispettivamente tra l’1 e il 23 di luglio e nel periodo compreso tra il 26 agosto e il 17 settembre prossimi. In attesa dell’inizio di questi storici eventi, in questo articolo ci si è proposti di intrattenere gli amanti del ciclismo ripercorrendo brevemente alcuni dei momenti più importanti del Giro d’Italia e della Milano-Sanremo, la cui edizione 2023 si è da poco conclusa.

Nella prima, Coppi e Bartali si sono distinti nel 1949, mentre Pantani ha dominato l’edizione del 1999. Nella seconda, invece, si è fatto riferimento a Bartali e Cipollini, che si sono aggiudicati le competizioni del 1950 e del 2002.

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