Attualità - 15 giugno 2023, 16:24

La Polizia di Frontiera di Ventimiglia rivive la propria storia con i dirigenti del passato (foto)

Le celebrazioni hanno visto la partecipazione delle autorità locali

Le immagini delle celebrazioni

Sono da poco calati i riflettori su quello che passerà come un evento memorabile della Polizia di Frontiera di Ventimiglia nella caserma di piazza Libertà al quale hanno preso parte anche i francesi della P.A.F.
È stata ricostruita la storia della Frontiera attraverso coloro che l’hanno diretta. Partendo da Mario Sica, oggi ultra novantenne, dirigente dal 1970 al 1984 e successivamente divenuto direttore della 1ª Zona di Torino, hanno raccolto l’invito il Questore di Imperia Giuseppe Felice Peritore, nella sua duplice veste di autorità provinciale di pubblica sicurezza e di ex direttore della 1ª Zona di Torino, ufficio competente da cui dipende il Settore Frontiera di Ventimiglia, Renato de Santis, Mario Nattero, Riccardo Cargnelli e Pier Paolo Fanzone, attuale dirigente della Divione Anticrimine della Questura di Imperia. Presenti anche il direttore della 1ª Zona di Torino, dirigente superiore Francesco Borrè e il suo predecessore, già Questore di Massa Carrara e Rovigo, Raffaele Cavallo. 

Gli ospiti, accolti da un picchetto d’onore e dal dirigente Martino Santacroce, dopo un primo saluto di benvenuto nella sala riunioni e proiezione di un video spot della Polizia di Frontiera, hanno visitato gli uffici apprezzando gli ammodernamenti e le ristrutturazioni nel tempo effettuati.

La seconda parte dell’evento si è svolta nelle due sale del Forte dell’Annunziata,  messe a disposizione dall’Amministrazione comunale. La prima sala ha visto lo svolgimento della cerimonia, iniziata con i saluti ai presenti del dirigente Santacroce e con la lettura della “Preghiera del poliziotto” da parte dell’assistente capo coordinatore Simonetta Crisafulli. A seguire una lettura sulla storia del Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia dal 1926 ai giorni nostri letta dal sovrintendente Paola Giometti.

Le frontiere nella storia sono sempre state le protagoniste di eventi significanti per gli Stati, dietro gli eventi però si raccontano storie di uomini e donne che hanno percorso un laborioso cammino per edificare una frontiera, superando le linee di demarcazione, componendo i conflitti di interesse, instaurando proficui rapporti di cooperazione” dichiarano gli organizzatori. Ogni dirigente ha potuto raccontare la propria storia ricca di aneddoti che l’hanno accompagnata, ma ciò che più è emerso è stato il rapporto umano che ogni dirigente ha saputo creare con il proprio personale. 

Tra queste, la toccante e lucida testimonianza di Mario Sica e del suo speciale rapporto con l’indimenticato Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che era solito trascorrere periodi di vacanza nella vicina Nizza, e rientrare a Ventimiglia per firmare atti ufficiali correlati alla propria carica, appoggiandosi proprio all’ufficio del dirigente della Polizia di Frontiera.

Previa lettura dei nominativi e delle motivazioni da parte dell’assistente amministrativo Giuseppina Surace della Segreteria del Dirigente, sono stati consegnati numerosi premi al personale che si è distinto in particolari operazioni di Polizia: due encomi (agente Andrea Fiscella e agente Giuseppe Nappi per separate  operazioni di Polizia), cinque lodi (assistente capo C. Giovanni Spetro, sost. commissario Silvano Iori, sost. commissario coordinatore Luigi Lanzillotta, ispettore Alessandro Filippi e assistente capo C. Simonetta Crisafulli), infine una medaglia d’oro al Merito di Servizio e Croce di Bronzo per anzianità di servizio all’assistente capo C. Ivan Calogero Alesci.

Per concludere l’evento formale sono stati predisposti degli attestati che, dopo la firma di ogni dirigente, sono stati consegnati in ricordo della giornata. Consegnata inoltre una pergamena incorniciata, riportante l’Albo dei Dirigenti che si sono succeduti dal 1947 ad oggi. Apposta anche la firma sul neo costituito “Registro degli Eventi” che da oggi in poi porterà  traccia di momenti che faranno ulteriore storia.

Gli ospiti si sono poi spostati nella sala Squarciafichi dove è stata allestita una “retrospettiva fotografica” riportante sia immagini del passato che momenti relativi ad importanti operazioni di servizio o riunioni ad alto livello istituzionale.

Ciò che oggi è la Polizia di Frontiera anche in materia di cooperazione internazionale è frutto di quelle conquiste di uomini e donne che forti della loro esperienza sul campo hanno ispirato e guidato decisioni di alto livello nel campo della cooperazione internazionale presso questa frontiera terrestre - dichiarano dalla Polizia di Frontiera di Ventimiglia - considerata “apri pista” in tutti gli ambiti e modello da riprodurre in altri contesti operativi frontalieri. Ma dietro tali conquiste ci sono uomini e donne che forti della loro esperienza sul campo hanno ispirato e guidato decisioni di alto livello nel campo della cooperazione internazionale, uomini e donne che hanno intrapreso un cammino di costruzione della frontiera - non come un muro - ma come un’interfaccia”. 

Conclude il dirigente Martino Santacroce “Non avrei mai immaginato che un’idea, nata quasi in sordina, potesse risultare così coinvolgente ed emozionante. Sono stato molto colpito dagli sguardi nostalgici di chi mi ha preceduto anni fa alla guida di questo importante Ufficio e dello stupore e ammirazione che hanno esternato nel constatare il grande progresso tecnologico che fa della Polizia di Frontiera un  Ufficio all’avanguardia. Li ringrazio a mia volta per aver accolto l’invito con grande interesse ed entusiasmo”.

C.S.