"Messaggi cifrati in casa Calvino" è stato l’argomento al centro del convegno, andato in scena nel pomeriggio di ieri, a Perinaldo. I relatori, che per l’occasione sono stati lo storico Aldo Mola e l'avvocato Luca Fucini, console onorario di Francia a Ventimiglia, hanno ripercorso la vita di Italo Calvino, le sue idee, la sua famiglia e il suo rapporto con politica, chiesa e massoneria attraverso i ‘messaggi cifrati’ che si ritrovano nei suoi racconti quali “La sfida del Labirinto” e “Strada di San Giovanni". All'evento, che è stato moderato da Marzia Taruffi, è intervenuto pure Monsignor Antonio Suetta, vescovo della diocesi Ventimiglia-Sanremo.
Una sala consiliare gremita ha ascoltato interessata la presentazione di un Calvino studioso e sperimentatore, un uomo che vuole comprendere e soprattutto proporre attraverso il racconto l’incomprensibile e il ‘non detto’. Tra il pubblico vi erano anche il sindaco di Perinaldo Francesco Guglielmi, l’assessore alla Cultura Marco Mauro, l'assessore alla Cultura di Sanremo Silvana Ormea, Freddy Colt e Mauro Mazza, giornalista, scrittore ed ex direttore di TG1 e TG2.
"Siamo felici di poter ospitare un evento su Italo Calvino" - commenta il sindaco di Perinaldo Francesco Guglielmi - "Nel 2025 festeggeremo i 400 anni di Gian Domenico Cassini e così ci siamo già accordati con Bologna e Parigi per creare un bel evento. Perinaldo è un paese con una storia affascinante e particolare".
“L'incontro riguarda la personalità di Italo Calvino che è stato uno dei grandi geni della letteratura europea e mondiale. E’ un inventore della parola, diventa un agronomo della scrittura cioè un uomo che ama i dettagli e soprattutto perfezionarsi in continuazione” - dichiara Aldo Mola che nel corso del convegno ha ricordato anche la figura dell’astronomo Gian Domenico Cassini, che scoprì gli anelli di Saturno: “E’ una figura limpidissima, ebbe la stima dei pontefici della sua epoca”.
“Ci sono alcuni messaggi cifrati che Calvino lascia qua e là nei suoi romanzi che fanno riferimento al suo background culturale e, in particolare, alla sua famiglia che lui definisce mazziniana, massonica e socialista riformista. Una famiglia, quindi, intessuta di movimento e tensioni ideologiche molto forti” - afferma l'avvocato Luca Fucini, console onorario di Francia a Ventimiglia
“Non sono un grandissimo conoscitore di Calvino ma dal punto di vista dell’anima e dello spirito sembra essere un personaggio assolutamente attuale” - dice il vescovo Antonio Suetta - “Il suo centenario dovrebbe essere lo stimolo a continuare nella trama del suo pensiero perché mi pare una figura cerniera di un tempo che dal punto di vista del pensiero filosofico si può considerare drammaticamente chiuso. Calvino si pone in maniera assolutamente critica nei confronti di schemi (massoneria e partito fascista) senza completamente riconoscersi”.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’associazione Esprit Sanremo Perinaldo e de la Cote ha dato il via alla seconda edizione della rassegna letteraria presso la sala consiliare di Perinaldo: “...Seconda stella a destra...Libriamoci tra sapori e profumi di Perinaldo...”. Il prossimo appuntamento sarà il 16 giugno alle 18 durante il quale Marzia Taruffi presenterà il libro “L’Orologio di Villa Sultana”.
Aldo Mola, nato a Cuneo nel 1943, è stato preside in alcuni licei dal 1977 al 1998. Nel 1980 ha ricevuto la medaglia d'oro di benemerito della scuola, della cultura e dell'arte. Docente di storia contemporanea all'Università degli Studi di Milano, è, dal 1986, direttore del Centro per la storia della Massoneria, e, dal 1992, contitolare della cattedra "Pierre-Théodore Verhaegen" dell'Université libre de Bruxelles. È direttore del Centro Europeo Giovanni Giolitti, presidente del comitato cuneese dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, dell'Associazione di studi sul saluzzese e del Centro studi e ricerche "Urbano Rattazzi" di Alessandria. Editorialista del quotidiano Il Giornale del Piemonte e coordinatore editoriale de Il Parlamento italiano 1861-1992, Mola ha organizzato numerosi convegni di studi, specialmente per il Ministero della Difesa (Garibaldi, generale della libertà nel 1982, e la serie Forze Armate e Guerra di Liberazione). Direttore di collane di storia per vari editori, è, dal 1967, autore di saggi. Nel 2004 ha ricevuto il Premio alla Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Monarchico, è presidente di quella Consulta dei Senatori del Regno. Recentissimo il suo saggio “Vita di Vittorio Emanuele III” (Bompiani).