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Attualità | 05 giugno 2023, 11:16

Sanremo: dopo il via al bando arriva anche l'ok del Tar al Comune per l'affidamento provvisorio alla 'Jobel'

Respinto il ricorso presentato dalla Coop 'Insieme'

Sanremo: dopo il via al bando arriva anche l'ok del Tar al Comune per l'affidamento provvisorio alla 'Jobel'

Proprio ieri avevamo pubblicato la notizia dell’avvio di procedura, da parte del Comune di Sanremo, per l’affidamento del servizio Casa Serena, della durata di 3 anni dalla consegna, con la possibilità di rinnovo per altri 3. Nella gara è previsto un numero stimato di 121 posti letto annui e, il valore complessivo massimo presunto dell’appalto è pari 8.712.000,00 (2.000 x 12 mesi x 121 posti letto annui stimati per 3 anni) oltre agli oneri di sicurezza non soggetti a ribasso quantificati in 144.000 euro per la durata di anni 3 e, quindi, per complessivi 8.856.000.

Contestualmente palazzo Bellevue ha deciso di estendere l’affidamento alla cooperativa sociale Jobel, con un ulteriore somma pari a 229.072 euro per l’attuale gestione di ‘Casa Serena’. Oggi è arrivata la sentenza del Tar Liguria che ha rigettato il ricorso presentato dalla ‘Insieme Cooperativa Sociale’, contro il Comune per l’annullamento della determina del 25 novembre scorso, proprio per l’affidamento alla Jobel.

Il Tar ha sottolineato che l’Amministrazione può stipulare un contratto ‘ponte’, della durata temporalmente limitata, quando sussiste l’esigenza di garantire il servizio nel periodo strettamente necessario all’espletamento della gara secondo le regole ordinarie.

“La scelta dell’ente – scrive nella sentenza il Tar - di affidare provvisoriamente la conduzione della struttura ad un operatore privato con un contratto ‘ponte’ di sei mesi, nelle more dello svolgimento di una selezione concorrenziale, non appare illogica o irragionevole. In particolare, la soluzione alternativa ipotizzata dalla ricorrente, per cui il Comune avrebbe dovuto temporaneamente assumere i dipendenti di ‘My Home’  e gestire direttamente ‘Casa Serena’, non era ragionevolmente esigibile, vista la complessità dei servizi socio-sanitari e residenziali da espletare (assistenza medica ed infermieristica, ristorazione, animazione, pulizia, lavanolo, manutenzione dell’immobile, etc.). In ogni caso, l’opzione non avrebbe arrecato un vantaggio alla cooperativa esponente, che, in tale ipotesi, non avrebbe comunque potuto conseguire l’affidamento, proprio perché le prestazioni sarebbero state erogate dal Comune”.

Carlo Alessi

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