Fogna colabrodo, sversamenti, divieti di balneazione, rubinetti a secco. Sono circostanze apparentemente emergenziali con le quali, però, Sanremo ha imparato a fare i conti da qualche anno, da quando sono emersi tutti i problemi alla rete di tubature che si snoda sotto la città. Sanremo nei decenni è cresciuta e con lei la sua popolazione, ma l’impianto non è mai stato adattato alla nuova versione della città dei fiori, sempre più popolosa e sempre più invasa (per fortuna) dai turisti.
La domanda, quindi, è d’obbligo: quali sono i piani di Rivieracqua per il futuro? L’argomento è stato al centro dell’ultima riunione del consiglio comunale con l’intervento dell’ingegnere di Rivieracqua Valerio Chiarelli che, dopo l’illustrazione societaria da parte del presidente Gian Alberto Mangiante, ha illustrato la programmazione dell’azienda.
“In vista dell’estate abbiamo fatto una serie di interventi di manutenzione ordinaria, cosa che facciamo sempre con maggior programmazione - ha spiegato Chiarelli - ci sono poi interventi di natura strutturale che stiamo programmando per i prossimi anni, si tratta di svariati milioni di euro che devono essere inseriti in un piano su più anni. Gli interventi che stiamo pianificando sono quelli per la stazione di sollevamento a Pian di Nave che raccoglie Sanremo e Ospedaletti. Questa stazione rappresenta una delle criticità che stiamo cercando di risolvere. L’accordo dell’anno scorso con il Comune prevede un intervento da 2,5 milioni per gli impianti e per lo scarico a mare di emergenza, oggi assente e mai costruito, una follia degli anni passati. Quando la stazione di sollevamento va in crisi, anche solo per la pioggia, sversa alla foce del torrente San Romolo, in centro. Con lo scarico a mare viene eliminata una delle maggiori criticità”.
“Anche all’interno del depuratore sono in corso interventi per migliorare i processi - ha aggiunto Chiarelli - e poi altri interventi minori sui torrenti sono stati fatti e saranno fatti nonostante le difficoltà oggettive su tratte ammalorate di tombinatura. Per mitigare le problematiche di balneazione stiamo ripristinando le prese di magra, con canalizzazioni alla foce dei torrenti intercettiamo l’acqua che spesso è carica di derivazioni non intercettate o sversamenti non intercettatili ed evitiamo che il corso d’acqua porti in spiaggia il carico inquinante. È un intervento essenziale che rappresenta un costo, ma è una soluzione che darà respiro”.
E, poi, c’è lo spauracchio della siccità: “La prossima settimana interverremo in via Salvo D’Acquisto per il ripristino della condotta del Roya, un lavoro che permette di superare le situazioni emergenziali”.
“Abbiamo chiesto fondi FSC al Ministero dell’Ambiente per intervenire sulle condotte di adduzione del refluo verso Imperia nella tratta tra Pian di Nave e Porto Sole, quella che si è rotta di recente - ha concluso Chiarelli - siamo fiduciosi che si trovi qualche spazio per inserire questi interventi”.