Attualità - 01 giugno 2023, 08:02

Parola d’ordine ‘Turismo di qualità’: italiani e stranieri scelgono la Liguria anche per il 2 giugno

Non a caso, anche secondo gli ultimi report regionali il turismo ligure risulta ancora una volta in crescita rispetto al passato, con un +24,64% di arrivi e un +21,60% di presenze in agriturismi e ittiturismi

La Liguria è celebre per la sua fisionomia: una lingua di terra incorniciata tra mare e monti. Un luogo ideale, secondo vacanzieri italiani e stranieri, dove trascorrere momenti di relax, d’inverno come d’estate come nei vari ponti di ogni anno, quale, ad esempio, il quanto mai prossimo weekend lungo del 2 giugno.

“Un’offerta turistica, quella made in Liguria – spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – che offre possibilità per tutti i gusti: dai caratteristici e tradizionali agriturismi, cui si aggiungono, lato costa, anche i rinomati ittiturismi, dove gustare pescato del giorno di qualità e a km0, alle mete en plein air, con diversi camping marittimi e collinari che offrono la possibilità di fruire di esperienze uniche a contatto con la natura. E, come da tradizione, anche in questo ponte del 2 giugno la nostra terra è pronta ancora una volta ad accogliere visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero”. 

Non a caso, anche secondo gli ultimi report regionali il turismo ligure risulta ancora una volta in crescita rispetto al passato, con un +24,64% di arrivi e un +21,60% di presenze in agriturismi e ittiturismi e nelle strutture extra-alberghiere liguri (che diventano, rispettivamente, +21,92% e +20,87 per gli alberghi) già nel primo trimestre dell’anno.

“Nonostante le preoccupazioni la crisi contingente, le preoccupazioni dettate dal perpetrare del conflitto russo-ucraino e il caro vita – commenta ancora Marcello Grenna, Presidente di Terranostra Liguria – agriturismi e ittiturismi liguri sono pronti ad accogliere ancora una volta turisti provenienti da tutto il mondo. Anche in una situazione come questa, infatti, i cittadini di tutta Italia, e ancor di più gli stranieri provenienti da tutto il mondo, continuano a scegliere i nostri territori e a vivere le esperienze proposte di quegli stessi ittiturismi e agriturismi, con la loro cucina a km0 che continua ad essere la qualità più apprezzata”. Anche perché, non a caso, la cucina italiana (candidata, per altro, a patrimonio UNESCO) rappresenta da sempre una ricchezza enorme per il Paese intero, unico al mondo a poter contare sui primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare. “Proprio la nostra cucina è vessillo della Liguria e dell’Italia nel mondo – continuano Boeri e Rivarossa – in grado di spingere a tavola circa 1/3 della spesa turistica alla scoperta dei nostri territori. A far scegliere le nostre strutture, infatti, è anche una particolare spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta di piccoli borghi e centri minori, servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici e il wellness”. 

In questo scenario, “i vacanzieri dall’estero – concludono il Presidente ligure e il Delegato Confederale – sono strategici per il comparto turistico ligure, soprattutto perché si tratta di visitatori che tradizionalmente hanno un’elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. In particolare, il consumo di pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi e ittiturismi tipici, ma anche l’acquisto di cibi di strada o specialità enogastronomiche locali, per molti turisti rappresenta la principale motivazione del viaggio in Liguria e in Italia, dove la cultura dell’agroalimentare e della buona cucina rappresentano un unicum a livello internazionale”.

Redazione