E’ iniziata a tarda sera, la tanto attesa discussione in consiglio comunale a Sanremo sulla rete fognaria e idrica. A sollevarla è stata la minoranza, che ha richiesto un’analisi sulla situazione attuale, in particolare sulle criticità relative alle frequenti e ripetute rotture delle condotte, con riferimento anche al funzionamento del depuratore cittadino, che hanno determinato ingenti sversamenti di liquami a mare. L’opposizione ha quindi chiesto di conoscere gli interventi programmati dall’Amministrazione e da Rivieracqua (presente alla seduta con il presidente ed il direttore tecnico) per la manutenzione straordinaria e l’adeguamento delle reti al fine di prevenire ulteriori successive rotture.
Il Presidente della società Gian Alberto Mangiante, in apertura, ha illustrato lo stato della società, sottolineandone le difficoltà affrontate. “Desidero fare un plauso grande a tutto il personale che ha lavorato in condizioni estreme - ha detto – Come società, per la sua situazione, abbiamo difficoltà ad effettuare e programmare investimenti”.
Ad entrare nel merito della questione è stato il Direttore Tecnico Valerio Chiarelli. “La situazione che abbiamo ereditato è davvero critica, con situazioni difficili che risalgono al passato, agli anni ‘50 e ‘60 – ha spiegato - da allora l’adeguamento degli impianti è stato un po’ trascurato. Abbiamo poi effettuato una serie di costanti interventi di manutenzione ordinaria. La maggiore criticità è rappresentata dalla stazione di sollevamento di Pian di Nave, la principale di Sanremo e Ospedaletti. Per il depuratore sono inoltre in corso processi di miglioramento. Ciclicamente effettuiamo lavori sui torrenti. Per la balneazione, alla foce dei vari torrenti, tramite canalizzazioni ad hoc, andiamo anche ad intercettare acqua con sversamenti non intercettati, evitando che scendano in spiaggia”.
Il consigliere della Lega Daniele Ventimiglia ha chiesto la situazione debitoria di Rivieracqua. “Il timore è quello di trovarsi, durante la stagione estiva, con una finestra di non balneabilità delle acque – ha detto – Situazione che comporterebbe inevitabilmente un’immagine turistica negativa ed una perdita di credibilità per chi amministra la città”.
“Questi continui sversamenti, all’inizio dell’estate e nelle successive domeniche, creano un danno di immagine imbarazzante – è intervenuto Simone Baggioli di Forza Italia – Questa è una situazione che si ripropone da diversi anni. Manca un intervento che possa risolvere definitivamente le varie problematiche che sono presenti. Se il problema si è già verificato a maggio, io non immagino cosa possa accadere quando aumenta l’affluenza di persone in città”.
“Io ritengo che le carenze di Rivieracqua siano enormi – ha preso la parola Andrea Artioli di Liguria Popolare – Ci sono stati ritardi enormi nella realizzazione di quello che era la creazione del soggetto di gestione unica idrica del ponente. Rivieracqua è una società che non può andare male se ben gestita, invece sta andando ancora peggio. Siamo in ritardo sulla tariffa unica. Il Comune di Sanremo continua a fare la sua parte, ma gli interventi non li vediamo. Rivieracqia infatti si disinteressa del territorio del Comune di Sanremo, se non con interventi a spot. Il risultato sono le rotture della fogna con i conseguenti divieti di balneazione. Il danno è enorme”.
Umberto Bellini ha portato l’attenzione sui ritardi delle bollettazione ed ha chiesto di lavorare per la tariffa unica e per agevolare la rateizzazione delle bollette che, senza alcuna colpa degli utenti, sono state recapitate diverse mensilità dopo. “Perchè non pensare poi, in vista dell’avvio dei lavori di Portosole, di dirottare parte degli oneri di urbanizzazione per la rete fognaria” ha detto.
A prendere la parola è stata quindi Ethel Moreno. “Mi chiedo quali siano i motivi per cui, nonostante la sottoscrizione, ad agosto 2022, di un accordo tra Rivieracqua e Comune che prevedeva la realizzazione già a partire da questo autunno di un piano di interventi siamo ancora fermi – ha detto - L’intento, come dichiarato, era quello di aprire un mutuo, da parte del Comune, di 2 milioni di euro e avviare il piano di interventi di rifacimento degli impianti con il beneficio di vedere ridotto il rischio di inquinamento ambientale. Ritengo importante attuare questo accordo per le esigenze degli operatori turistici che, all’inizio di ogni stagione balneare, si trovano con divieti di balneazione che, sicuramente, non sono una bella immagine turistica per la nostra città e per i cittadini. Pensiamo agli abitanti della zona Polo nord ostaggi di esplosioni della fogna, la terza in sei mesi, con sversamenti di liquami per le strade, gli abitanti di Baragallo con le pessime condizioni in cui si trova la fogna senza contare quartieri che scaricano direttamente nei torrenti. Significherebbe anche tutelare l’ambiente cercando di prevenire i periodici sversamenti di liquami in mare con il conseguente inquinamento ambientale. Pertanto è necessario far conoscere alla cittadinanza quali sono in concreto i termini di programmazione temporale degli interventi previsti dall’accordo di cui alla delibera di giunta dell’agosto 2022, quali sono le iniziative che l’Amministrazione ha intrapreso o intende intraprendere nei confronti di Rivieracqua in relazione alle continue rotture della rete fognaria che, è evidente, necessitano di programmati interventi manutentivi a carico del gestore che, ad oggi, non sembra in grado di attuare per le critiche condizioni finanziarie in cui versa”.
“Questi problemi li conosciamo da tempo – è intervenuto Luca Lombardi di Fratelli d’Italia – Abbiamo una sensazione di instabilità tecnica della società. Quello che ci preme è che i fondi del PNRR vengano spesi a Sanremo. Come Comune vorremmo sapere cosa possiamo fare per aiutare una società che presenta ancora delle fragilità”.
“I tubi si rompono da una vita – ha detto Mario Robaldo – Da una quindicina di anni in alcune strade, come corso Cavallotti, non ci sono però più perdite. Questo perché c’è stato un sindaco che quando sostituiva un marciapiede interveniva anche sulle tubazioni che si trovavano sotto. Il Comune la sua parte l’ha sempre fatta, prima con Amaie e poi con Rivieracqua. Sanremo ricordiamoci però che è uno dei 67 Comuni e conta come 1”. Robaldo ha ribadito l’importanza di arrivare ad una tariffa unica. “Rivieracqua ha potenzialità che vanno valorizzate e spinte per arrivare ai risultati che servono” ha concluso.
In fase di risposta sono intervenuti nuovamente i vertici di Rivieracqua. “Noi non abbiamo voce in capitolo sulla tariffa unica perché non spetta a noi – ha detto Gian Alberto Mangiante - Il passivo della società ammonta a circa 75 milioni di euro. In merito alla richiesta di rateizzazione c’è sempre stata la nostra disponibilità. Per quel che riguarda la ricaduta dei fondi sul territorio comunale di Sanremo, si tratta di circa 8 milioni di euro per interventi sull’acquedotto, la parte fognaria è purtroppo esclusa”.
"Sull'intero ambito investiamo 3,5 di euro ogni anno di manutenzioni straordinarie tra fognatura, depurazione e acquedotto - ha concluso Valerio Chiarelli - ai quali si aggiungono quelli dell'ordinario. Sanremo assorbe circa il 20%-25% di queste somme. Per le fogne servirebbero diverse decine di milioni di euro".