Attualità - 31 maggio 2023, 12:41

Bordighera: studenti del Fermi-Montale di Ventimiglia alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato Claude Monet

"Una tappa irrinunciabile per godere delle bellezze del nostro territorio"

Venerdì 19 maggio 2023 le classi terze e quarte dell’indirizzo turistico del Fermi-Montale di Ventimiglia hanno trascorso una piovosa ma piacevole mattinata a Bordighera alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato il pittore Claude Monet, uno dei principali pittori del movimento impressionista.

“A partire dal 1874, anno della prima mostra del gruppo – spiegano dalla scuola -, questi artisti colpiscono e a volte scandalizzano la critica ed il pubblico parigino con i soggetti, i tagli innovativi e la forza cromatica delle proprie opere. I protagonisti delle loro tele sono canottieri, ballerine e in generale personaggi della media ed alta borghesia del XIX secolo, ritratti spesso in paesaggi urbani o in scorci di campagne suburbane dove allora ci si recava per trascorrere il proprio tempo libero. Ma a far da padrone in questi dipinti sono la luce ed i colori che per la prima volta appaiono autentici. E così, alcuni di quei pittori si mettono in viaggio alla ricerca dell’intensità luminosa e cromatica che soltanto il paesaggio mediterraneo poteva loro offrire. Nel dicembre 1883 Claude Monet ed Auguste Renoir compiono un viaggio nel sud est della Francia ed in Liguria, spingendosi fino a Genova. Nel 1884 Monet decide di ritornare da solo a Bordighera dove vi realizzerà 38 dipinti, oggi conservati in diversi paesi. Tuttavia di quel soggiorno resta traccia presso la dimora storica del pittore impressionista lombardo Pompeo Mariani, vissuto tra il 1857 ed il 1927. Questo luogo, situato nel borgo di Bordighera Alta, è attualmente aperto al pubblico grazie alla Fondazione Pompeo Mariani che nasce con lo scopo di valorizzare l’opera del pittore italiano. Il delizioso giardino della villa è l’unica memoria che resta del grandioso giardino di Villa Moreno che, con i suoi 80 ettari di vegetazione, aveva ispirato la fantasia e la tavolozza di Monet.

Le tappe del nostro tour.

Dalla stazione di Bordighera, prima di metterci in cammino verso la città alta, abbiamo avuto l’opportunità di ammirare i campi da Tennis e la chiesa inglese, testimonianze dell’amore per la città coltivato dalla nutrita comunità britannica che vi risiedeva tra XIX e XX secolo. Successivamente abbiamo attraversato la via romana e apprezzato la bellezza delle ville Liberty di cui è costellata. Raggiunta piazza del Popolo, ci siamo diretti verso Villa Mariani. I suoi giardini sono di una bellezza impressionante. Ciò che ci ha colpiti maggiormente è stato il fatto che, nonostante il trascorrere del tempo, essi si siano conservati in maniera quasi impeccabile. Qui abbiamo avuto modo di osservare i punti dai quali Monet ha dipinto alcuni dei suoi paesaggi. Quando siamo entrati nell’atelier del pittore Pompeo Mariani è stato come un tuffo nel passato: questa stanza era piena di manufatti di tutti i tipi: utensili, manichini, abiti e accessori per le sedute di posa dei modelli, macchine fotografiche ecc… ‘Una Pompei del XIX secolo’, come pare sia stata definita da un noto critico d’arte italiano che ha visitato questo luogo. Ci siamo sentiti particolarmente coinvolti!".

"Un ringraziamento va alla guida che è stata molto chiara nel raccontarci la storia di questi luoghi impreziosendola di tanti particolari e trasmettendoci tutta la passione per ciò che fa. Successivamente abbiamo percorso una parte del sentiero del Beodo, il canale dell’antico acquedotto costruito nel ‘400 per l’approvvigionamento idrico del borgo. Anche questo luogo, con i suoi scorci mozzafiato sul mare e la sua florida vegetazione di palme ed ulivi, ha ispirato Monet ed altri pittori. Nonostante il meteo non molto favorevole, abbiamo potuto apprezzare la bellezza ed il fascino di questi luoghi che sono, a nostro avviso, una tappa irrinunciabile per godere delle bellezze del nostro territorio. Un ringraziamento va infine alle professoresse che ci hanno accompagnati! Gli studenti e le studentesse della 3R”.

C.S.