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Economia | 30 maggio 2023, 07:00

Dona il cinque per mille a Medici Senza Frontiere: buoni motivi per supportare questa ONG

Con l’arrivo del periodo di presentazione della dichiarazione dei redditi, è necessario pensare a chi destinare il 5 x 1000

Dona il cinque per mille a Medici Senza Frontiere: buoni motivi per supportare questa ONG

Con l’arrivo del periodo di presentazione della dichiarazione dei redditi, è necessario pensare a chi destinare il 5 x 1000. Urge, però, chiarezza a tal proposito, nel senso che è bene specificare che non esiste alcun obbligo in tal senso: si può anche decidere di non versare il 5 x 1000 ad alcuna organizzazione. Qualora si optasse per questa soluzione, però, si perderebbe la preziosa occasione di offrire il proprio sostegno a un ente che fa del bene e aiuta persone in difficoltà.

Dona il cinque per mille a Medici Senza Frontiere, che si serve dei fondi che vengono ottenuti tramite il 5 x 1000 per finanziare i progetti e le attività in corso del mondo, garantendo un importante supporto a uomini, donne e bambini che necessitano di cure e assistenza sanitaria.

Come si versa il 5 x 1000 a Medici Senza Frontiere

E’ possibile avere tutte le informazioni relative alla donazione del cinque per mille a Medici Senza Frontiere cliccando qui, anche in relazione alle modalità con le quali vengono investiti i fondi ricevuti. La procedura da seguire per donare il proprio 5 x 1000 è quanto di più semplice e veloce si possa immaginare: e, vale la pena di metterlo in evidenza, non presuppone alcun costo. Nel momento in cui si compila il modulo 730 – o, a seconda dei casi, il Modello Unico o la Certificazione Unica – è sufficiente apporre la propria firma per poi specificare, nel riquadro relativo al sostegno degli enti del terzo settore, il codice fiscale 970 961 205 85. Tutto molto semplice, insomma.

Che cosa fa Medici Senza Frontiere con i soldi del 5 x 1000

Come agisce dunque Medici Senza Frontiere con la donazione del cinque per mille? Alcuni esempi sono utili per avere le idee chiare in tal senso: nel 2021, mezzo milione di euro è stato utilizzato per le attività svolte nel campo rifugiati di Yei, un contesto nel quale c’era bisogno di garantire non solo cure primarie ma anche assistenza dal punto di vista della salute mentale. Nello Yemen, invece, ben 600mila euro sono stati stanziati a favore della struttura ospedaliera di Mocha, deputata a prestazioni di ginecologia, di ostetricia e di chirurgia di urgenza. In occasione dello scoppio della pandemia da coronavirus, poi, Medici Senza Frontiere aveva avviato progetti la cui durata è stata parallela a quella della situazione di emergenza sanitaria, per fortuna nel frattempo rientrata; progetti intrapresi anche in Italia, e in particolare nel Lazio, in Lombardia e nelle Marche.

Medici Senza Frontiere e l’emergenza Covid

Per combattere la pandemia da coronavirus in altri Paesi devastati dal virus quali il Brasile e il Messico, Medici Senza Frontiere era intervenuto per garantire assistenza medica e cure. Invece nel 2021 in Libano ben 1 milione e 100mila euro sono stati utilizzati per sostenere gli ospedali e tutelare le persone più fragili rispetto alla minaccia rappresentata dal virus.

Dona il cinque per mille  per sostenere i progetti di Medici Senza Frontiere

Nel corso degli anni Medici Senza Frontiere si è occupata di progetti in Paesi che raramente sono al centro dell’attenzione dei mezzi di comunicazione tradizionali, come il Libano, il Pakistan, il Sud Sudan, la Repubblica Centrafricana, Haiti e lo Yemen. A Maiduguri, in Nigeria, è stato creato un centro nutrizionale terapeutico finalizzato alla cura dei bambini colpiti da malnutrizione grave: questo progetto ha beneficiato di uno stanziamento di 1 milione e 300mila euro, tutti soldi che sono arrivati dalle dichiarazioni dei redditi degli italiani attraverso il 5 x 1000. E lo stesso dicasi per l’Ospedale di Hangha, nella Sierra Leone.

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