"Caro Direttore,
Sono una cittadina italiana, che anni ha vissuto nella nostra bella Provincia, e che oggi abita in Francia ma non ha dimenticato la nostra Terra che amo e ricordo sempre con grande affetto.
Volevo, tramite il Suo Giornale che seguo sempre con attenzione, fare qualche considerazione sulle recenti elezioni di Ventimiglia.
Prima di tutto, esprimo un «in bocca al lupo» all’on. Flavio Di Muro, che é stato eletto alla carica di Sindaco di una Città non facile da amministrare, in modo particolare per lui visti alcuni punti del suo programma che mi sembrano di difficile realizzazione. Comunque, sinceramente faccio a lui e ai suoi Collaboratori i miei migliori auguri.
Esprimo un plauso per la sua signorilità e per la sportività – dote molto rara specialmente in politica – con cui ha accolto la sua sconfitta al candidato dott. Gabriele Sismondini, e gli auguro buon lavoro dall’opposizione certa che, vista la sua giovane età, questa esperienza gli sarà molto utile per il prosieguo – se lo vorrà – del suo impegno politico per la Città.
Ma tengo, non me ne vorranno gli altri candidati che non conosco personalmente ma di cui saluto ugualmente il fatto di essersi impegnati in politica in una situazione socioeconomica «particolare» cosa che non era scontata, a salutare particolarmente e pubblicamente l’ex Sindaco Gaetano Scullino, una figura «storica» per Ventimiglia che ha avuto la forza e il coraggio di riproporre la sua candidatura, in un contesto non facile, dopo gli eventi del giugno 2022 e senza il sostegno dei partiti politici «tradizionali», ottenendo un risultato più che onorevole. Sono sicura che la sua presenza in Consiglio Comunale, anche se dai banchi dell’opposizione, sarà molto utile per la Città e la sua esperienza ultradecennale gli permetterà di incalzare la maggioranza e di ottenere sicuramente anche che i progetti che facevano parte del suo programma possano lo stesso andare in porto.
Volevo anche lanciare un appello all’on. Di Muro, che oggi ha ormai «in mano» le redini della Città, in merito alla situazione dei migranti che per disgrazia loro arrivano in Italia e poi a Ventimiglia (come anche a Trieste, a Como e in tutte le zone di frontiera): non é colpa loro, é colpa di un sistema di accoglienza e di informazione anche nei loro confronti che non funziona – e non da oggi, eppure sono passati Governi di tutti i colori politici – a livello nazionale per non dire anche sovranazionale.
Non occorre quindi accanirsi, anche solo «a parole», contro queste persone che vivono in condizioni di degrado assolutamente disumane. Io vengo spesso a Ventimiglia, e vedere questi poveri esseri umani, tra cui tanti bambini e donne, accampati alla bell’e meglio sotto quel cavalcavia stringe il cuore. Sappiamo bene che non vogliono stare in Italia, e sappiamo bene perché gli altri Stati li respingono verso l’Italia, non per volontà politica di questi Stati ma per accordi internazionali malfatti negli anni passati da Governi italiani come ripeto di tutti i colori politici.
Bisognerebbe domandarsi – l’on. Di Muro che ha conoscenze al Governo nazionale potrebbe fare questa domanda – perché lo Stato italiano rilasci a molti di questi migranti delle carte di identità «non valide per l’espatrio», ben sapendo che questo documento non consente di attraversare le frontiere anche nell’ambito di Schengen e ben sapendo che a differenza dell’Italia negli altri Stati la carta di identità é un titolo «di nazionalità», quindi forse sarebbe meglio (come accade negli altri Paesi) rilasciare eventualmente a queste persone un documento differente perché questa carta di identità «non valida per l’espatrio» li blocca de facto in Italia.
L’ultima volta che sono venuta a Ventimiglia, la scorsa estate, ne ho incontrati parecchi di questi poveri migranti e non sono stata molestata, anzi ho dato loro nel limite del mio possibile un aiuto per mangiare, non «pecuniario» ma sotto forma di prodotti alimentari. Naturalmente, questo vale per tutti qualche che sia la nazionalità, se ci sono dei «violenti» o soggetti che commettono reati di qualunque genere, questi devono essere sanzionati immediatamente secondo le Leggi in vigore (e l’Italia ha già più norme di tanti altri Paesi, ragione per cui non vedo il motivo di farne altre ma di applicare quelle che già esistono) come avviene in tutti gli Stati di diritto.
Quindi spero che l’on. Di Muro, in qualità di Sindaco, agisca con umanità e con attenzione alla dignità di queste povere persone, e in questo senso auspico che venga quanto prima riattivato il Centro di Accoglienza, se non altro per dare a queste povere persone un minimo di vita «decorosa» e umana. L’esperienza di una persona qualificata come Gaetano Scullino, anche dall’opposizione, non potrà che essergli estremamente di aiuto e utile.
Isabella Podda".