La segreteria regionale dell’Unione Sindacale di Base ha aderito alla proclamazione di sciopero generale di 24 ore, indetto da quella nazionale, per venerdì prossimo.
Le motivazioni dell’astensione dal lavoro riguardano gli aumenti salariali richiesti per 300 euro e che garantiscano il recupero di potere d'acquisto di fronte al forte aumento dei prezzi e alle perdite accumulate nel corso delle ultime tornate contrattuali. Ma anche una nuova indicizzazione dei salari all'aumento reale del costo della vita e contro il nuovo codice degli appalti, destinato a liberalizzare l'intero sistema con conseguenze drammatiche sulla sicurezza e con effetti gravissimi in termini di precarietà, ricattabilità e illegalità diffusa sui posti di lavoro.
Lo sciopero è anche contro il cosiddetto decreto Cutro che riporterà nella clandestinità migliaia di lavoratori migranti, costringendoli in una condizione di assoluta schiavitù, contro il progetto Calderoli di autonomia differenziata e di ulteriore aumento delle disparità territoriali e sociali e contro la delega fiscale destinata a ridurre la progressività del sistema e allargare ulteriormente le disparità sociali.
Viene anche chiesta l'abolizione dell'IVA sui beni di prima necessità ed il prelievo fiscale sulle rendite finanziarie e i grandi patrimoni ma anche un tetto ai prezzi dei beni di prima necessità, la detassazione delle pensioni in linea con gli altri paesi europei e le pensioni minime a 1.000 euro e un milione di assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la stabilizzazione di tutti i precari, lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già espletati.
Chiesta pure la difesa del Reddito di Cittadinanza e il superamento di tutte le odiose condizionalità che ne hanno finora ristretto ingiustamente l'ambito di applicabilità. Una legge sul salario minimo di almeno 10 euro l'ora sui minimi tabellari, la riduzione dell'orario di lavoro a 32 ore a parità di salario, il diritto ai servizi pubblici gratuiti e accessibili, all'educazione scolastica, alla sanità e ai trasporti pubblici. Il diritto alla casa, un milione di nuove case popolari, il blocco degli sfratti e degli sgomberi, la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro.
La protesta è anche contro l'assoggettamento delle istituzioni scolastiche agli interessi delle aziende private e il PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l'Orientamento) che introduce la logica dello sfruttamento già dai banchi di scuola, per la difesa del diritto di sciopero, contro il coinvolgimento del nostro Paese nella guerra in Ucraina, l'invio di armi e di risorse in teatri di guerra.
A livello locale lo sciopero si svolgerà con le seguenti modalità. Il personale viaggiante dalle 8.30 alle 17.30 e dalle 20.30 a fine servizio. Per gli impianti Fissi tutto il turno. Saranno garantiti i servizi scolastici fino alle 8.30 e dopo le 17.30.