Attualità - 20 maggio 2023, 16:40

Imperia, Massimo D'Alema rende omaggio alla tomba di Alessandro Natta

Nell’anniversario della morte, martedì 23 maggio. Sarà presente anche Ugo Sposetti

Alessandro Natta

Il  prossimo martedì 23 maggio, alle ore 15.30, presso il cimitero di  Oneglia, una delegazione dell’Associazione Enrico Berlinguer e dell’Associazione-Fondazione Alessandro Natta renderà omaggio alla tomba dell'ex segretario del Partito comunista italiano  nell’anniversario della sua morte.

Saranno presenti l'ex premier  Massimo D’Alema e l’onorevole Ugo Sposetti

Natta nacque a Oneglia in una famiglia borghese di commercianti, di tradizioni cattoliche e socialiste (un suo cugino fu Mario Jsmaele Castellano, arcivescovo di Siena). Conseguita la maturità classica, si iscrisse dapprima a Lettere per poi frequentare la Scuola Normale Superiore di Pisa insieme al futuro Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, laureandosi nel 1940 a pieni voti. Proprio a Pisa ebbe inizio la sua militanza antifascista, sotto l'influsso - più che del comunismo - della cultura liberal-socialista di Calogero e Capitini. Fu membro dei Gruppi Universitari Fascisti (GUF) di Pisa e scrisse alcuni articoletti culturali nella rivista Il Campano, edita da questo movimento fino al 1943.

Durante la seconda guerra mondiale venne inviato in Grecia, nel Dodecaneso italiano, e nel caos dell'8 settembre 1943, partecipò a Rodi alla difesa dell'aeroporto di Gadurrà attaccato dai tedeschi. Imprigionato, rifiutò di collaborare con tedeschi e repubblichini e subì l'internamento in un campo di prigionia nella stessa Rodi. Fu poi trasferito a Lero sul piroscafo Oria, che poi, durante un altro trasferimento di internati militari italiani il 12 febbraio 1944 subì uno dei più sanguinosi naufragi del Mediterraneo.

Il 26 giugno 1984, scomparso prematuramente Berlinguer, Natta diventa nuovo Segretario generale del PCI e, pur nella continuità con il predecessore, cercherà di stemperare i toni della polemica apertasi con il PCUS moscovita. Sarà addirittura protagonista di un viaggio nella capitale dell'allora Unione Sovietica organizzato da Armando Cossutta, che genererà furiose polemiche all'interno del partito.

Al congresso di Firenze del 1986 viene confermato segretario. Guida il partito alle elezioni politiche del 1987 con un programma denominato "Alternativa democratica", ma il risultato delle urne non è favorevole al PCI.

Il 30 aprile 1988 è colpito da un infarto mentre partecipa ad un evento politico a Gubbio[6]. Dopo le sue dimissioni, il 21 giugno la carica passa ad Achille Occhetto, esponente della generazione dei "cinquantenni" con i quali il Partito Comunista Italiano concluderà la propria vicenda storica.

Riguardo al modo in cui Occhetto venne decretato segretario, Natta espresse alcune critiche contenute in una lettera che egli stesso inviò ai membri del Partito, nella quale denunciava un comportamento non leale nei suoi confronti.

 

C.S.