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Politica | 16 maggio 2023, 16:40

Elezioni a Imperia, cronaca di una vittoria annunciata e di sconfitte scontate (Il punto)

Sei a due: gioco, partita, incontro

Elezioni a Imperia, cronaca di una vittoria annunciata e di sconfitte scontate (Il punto)

I cittadini di Imperia regalano a Claudio Scajola il secondo mandato consecutivo da sindaco, impresa mai riuscita al "nostro" in passato. Ha pagato la politica del fare cose, il perpetuo attivismo del primo cittadino, l'amore degli imperiesi per il consolidato "sicuro". 

Ma il risultato roboante dell'ex pluriministro e forse anche dovuto nella sensazione avuta dagli imperiesi a cui Scajola non sta proprio simpatico dell'inesistenza di una vera proposta alternativa.

Non era sembrata alternativa quella del candidato Cinquestelle Stefano Semeria, un  ragazzo bravo e simpatico che sicuramente con sincerità ma con forse troppo ingenuo candore, confessava di non aspirare a fare il sindaco ma semplicemente di voler continuare a fare il consigliere comunale. In politica certe cose si pensano ma non si dicono.

Non lo era parsa quella del colonnello Luciano Zarbano, uomo perbene tradito all'ultimo minuto dal partito di Giorgia Meloni. Mirava a difendere il suo onore, nulla più. Ci è peraltro riuscito e ci complimentiamo con lui.

Poteva esserlo ma non è stata tale la candidatura di Enrico Lauretti, persona e professionista preparato ma che ha tradito il tipico atteggiamento "da primo della classe" quando ha capito che non poteva vincere si è quasi eclissato tanto da meritarsi nell'ambiente l'appellativo del "candidato clandestino". La sua, una speranza tradita.

Non lo era, o perlomeno non lo è sembrata ai più, quella del 'superpoliziotto' Ivan Bracco. Una candidatura nata civica e con un senso, trasformatasi giocoforza in politica per determinazioni nate altrove ha finito pian piano per snaturarsi nel tentativo di scrollarsi di dosso la fama di chi Scajola più che batterlo sembrava volesse arrestarlo e nel tenere unita una coalizione appiccicata con lo scotch, il cui unico scopo più che un progetto per la città sembrava fosse un definitivo regolamento di conti.

Il risultato delle urne, a ben vedere era quindi già scritto.

Fin qui i candidati sindaco. E i partiti? Stiamo verificando se c'erano e poi forse parleremo anche di loro...

 

(continua)

Diego David

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