Inaugurazione stamattina delle attività formative presso l’Oliveto Sperimentale di Garbella, sede ufficiale della Azienda Agraria Sperimentale “Le Terrazze della Garbella”, azienda agraria del corso di Tecnico Agrario dell’IIS “G. Ruffini” di Imperia.
Inaugurata anche la serra sperimentale, ripristinata grazie a Fondi europei, e al contributo (60mila euro in 3 anni) di Fondazione Carige. Presenti il presidente della Provincia Claudio Scajola, il vice presidente della Regione Alessandro Piana e il vicepresidente di Fondazione Carige Giacomo Raineri.
Gli alunni del "Ruffini" hanno illustrato le oltre 40 "Cultivar" presenti e le attività che si svolgono all' Oliveto. Sono stati presentati anche i progetti di collaborazione con ANFFAS e ASL1 legati al mondo del sociale. La collina alle spalle di Imperia custodisce, infatti, un tesoro di biodiversità nato idealmente più di un secolo fa.
LA STORIA
Il Regio Oleificio Sperimentale istituito nel 1911 in una terra fulcro della produzione e commercializzazione dell’olio d’oliva era stato voluto dall’allora Ministero dell’Agricoltura che, più tardi, lo trasformò in ente autonomo. Nasceva così l’Istituto Sperimentale per l’Olivicoltura e l’Oleificio di Imperia, con sede a Porto Maurizio e dotato di uffici e laboratori di analisi. È proprio per la necessità di effettuare costanti esperimenti e monitoraggi sulle piante che l’istituto inizio ad affittare terreni e appezzamenti fino ad acquistare nel 1933 diciassettemila metri quadri di oliveto tra Piani e Poggi dove furono impiantante molte varietà italiane per studiarne acclimatazione e caratteristiche. Le vicende di quello che divenne l’Oliveto sperimentale di Imperia si complicano dal 1967, anno di soppressione dell’ente, fino al 1991, con l’acquisto del terreno da parte della Provincia di Imperia, azione supportata dalla Camera di Commercio e dalla Regione Liguria.
Terra di ulivi e di olivicoltori, il Ponente deve molti aspetti del suo paesaggio agricolo e del suo immaginario turistico proprio alle chiome verde-argento di questi alberi, qui quasi nella totalità appartenenti alla cultivar taggiasca, la varietà impiantata intorno al dodicesimo secolo dai monaci di Taggia.
In questo contesto tipico, a un’altitudine di sessanta metri sul livello del mare e affacciato sul panorama di fasce terrazzate, l’Oliveto Sperimentale di regione Garbella è costituito oggi da poco più di quattordicimila metri quadrati, patrimonio olivicolo di valore e pregio paesaggistico,