Alla presenza dei candidati a sindaco per le prossime consultazioni elettorali, della totalità dei primi cittadini del comprensorio intemelio (oltre a quello di Sanremo, Alberto Biancheri), delle massime autorità civili e militari della città, si è svolta questa mattina la cerimonia del saluto da parte del commissario prefettizio, Samuele De Lucia, che ha quasi terminato il suo mandato di reggenza in Comune.
Il Commissario ha così commentato il suo servizio, espletato dopo la caduta dell’Amministrazione: “Mi porterò il ricordo di un periodo impegnativo, ma comunque bello ed interessante oltre alla cordialità e all'entusiasmo delle persone e la loro volontà di collaborare in un periodo difficile. Voglio ringraziare tutti i funzionari comunali, che non hanno mai fatto storie ma, invece, sono stati bravi, collaborativi e competenti e se ho ottenuto dei risultati, lo devo anche a loro. Non mi era mai capitato, in tutte le parti d'Italia, di ricevere tanta simpatia come da parte vostra in questo periodo”.
Particolarmente significative le parole del prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo: “Quando il Consiglio dei Ministri mi ha nominato prefetto di Imperia ero contento per due motivi. Il primo perché ero a Genova e adoravo la città. Quindi restare in Liguria mi ha fatto molto piacere dove ho trovato grande cordialità e attaccamento al territorio. Il secondo è stato quello che a Ventimiglia c’era già Samuele De Lucia, che conosco da tanto tempo. E’ stato un piacere perché la prima telefonata che ho fatto è stata proprio quella con lui. Questo perché uno dei temi più importanti è sicuramente quello dei migranti a Ventimiglia. De Lucia è una persona di cultura e onesta, senza dimenticare come affronta con serietà il suo lavoro, con buon senso pratico. Noi siamo purtroppo afflitti, ancora oggi, da una burocrazia che non consente di dare servizi ai cittadini in tempi rapidi. Grazie per quanto hai fatto Samuele e la massiccia presenza in questa sala è la testimonianza che hai operato bene, con onore, lealtà e fedeltà alla nostra Repubblica”.