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Politica | 08 maggio 2023, 16:19

Parcheggi e penali per il centro commerciale di Taggia: possesso o proprietà, inopportuno o opportunità in consiglio comunale

Su questo oggi si è discusso nel consiglio comunale monotematico richiesto dalle forze di opposizione.

Parcheggi e penali per il centro commerciale di Taggia: possesso o proprietà, inopportuno o opportunità in consiglio comunale

Possesso o proprietà? Inopportuno o opportunità? Punti di vista diversi sulla stessa tematica l'acquisizione al patrimonio del Comune di Taggia dei parcheggi realizzati con la costruzione del centro commerciale La Riviera Shopville. Su questo oggi si è discusso nel consiglio comunale monotematico richiesto dalle forze di opposizione. 

Presente in aula il solo gruppo "Progettiamo il Futuro" con i consiglieri Giuseppe Federico, Gabriele Cascino e Davide Caldani. Assenti giustificati, i consiglieri Jacopo Siffredi (Progetto Comune) e Giuseppe Lo Iacono (L'Alternativa). All'ordine del giorno: la convenzione tra Comune di Taggia e La Fornace Srl e il mancato adempimento dei suoi contenuti dall'aprile 2017, quando ci fu il collaudo dell'opera.  

In particolare i consiglieri Federico e Cascino da alcune settimane chiedono conto al sindaco Mario Conio, perchè in questi 6 anni non ci siano stati interventi per acquisire il bene (i parcheggi) al patrimonio o in alternativa chiedere le penali dovute dalla società, ammontanti a 30milioni e 470mila euro. 

5 anni di opportunità perse 

"Ci sono 5 anni di opportunità perse. - denuncia Federico - La convenzione prevede che dopo i 6 mesi dal collaudo scattino le penali. Ad aprile 2017, sappiamo che lo studio di architetti Conio ha partecipato sia a costruzione, manutenzione del sito e verbalizzazione del collaudo. A giugno 2017, Mario Conio diventa sindaco. Quindi come primo atto avrebbe dovuto portare a patrimonio il bene equilibrando lo scambio tra pubblico e privato. Nel giugno 2017 il soggetto chiede che si chiuda l'iter con il contratto di cessione. Due lettere dove dice attiviamoci per questa operazione. Da quella data in poi non c'è più nulla. Ad ottobre si concludono i 6 mesi e scatterà penale che farà pagare 15mila euro per ogni giorno di ritardo. Da quel momento, a giugno, non abbiamo più atti del soggetto che manifestassero premura ma nemmeno del Comune per acquisire il bene al patrimonio". 

"Con decreto ingiuntivo del Comune, l'ente potrebbe entrare in possesso di tutto il manufatto, secondo la convenzione. Un ulteriore vantaggio, dall'atto di cessione? Per 5 anni la manutenzione sarebbe a carico del soggetto attuatore anche se venisse firmata oggi. - aggiunge l'esponente di minoranza - Siamo davanti ad opportunità che il nostro Comune non ha potuto usufruire. Quei posteggi si sarebbero potuti mettere a locazione, ad esempio. Lei (il sindaco) è sempre stato presente in tutte le fasi anche quando era seduto nel 2016 nei banchi dell'opposizione. Quindi le chiedo perchè non è stato fatto?"

Tutte le opere sono in uso pubblico da 18 anni

Subito è arrivata la replica di Conio che ha esordito ripercorrendo le varie date della vicenda, dicendo: "Come amministrazione abbiamo ritenuto la richiesta di mozione non ricevibile. Quel parcheggio è dal 2005 che lo stiamo usando. Oltre al parcheggio (1.2 milioni di euro) gli standard urbanistici prevedevano la cessione di: una strada pubblica (775mila euro), aree a verde pubblici, park (410mila euro), condotta acque bianche (2milioni di euro). Tutte le opere entrano in funzione 18 anni fa. Da allora sono nel pieno e completo uso pubblico con oneri manutentivi e utenze a carico della società. Lo stesso parcheggio è rimasto aperto 24 ore al giorno, tutti i giorni, a prescindere dagli orari del centro commerciale". 

L'atto di cessione non c'è ma la trattativa è in corso

Come spiegato dal sindaco il 23 maggio 2017 La Fornace, dopo suoi numerosi solleciti, viene convocata dal Comune, per la stipula dell’atto di trasferimento di tutti i beni oggetto delle convenzioni. "In quella sede emerge da parte degli uffici comunali la richiesta e volontà di fare approfondimenti, in merito ad alcuni aspetti tecnici e gestionali, tra le altre le modalità per regolare le rispettive responsabilità e obblighi all’interno del Condominio da costituirsi, il riparto dei costi di esercizio, le modalità di cessione del canale scolmatore. L’atto di comune accordo, non viene stipulato e si concordava di effettuare un lavoro di approfondimento volto a risolvere i dubbi emersi". 

Trasferimento che ancora oggi non è stato perfezionato. "Ad oggi la trattativa con la società La Fornace è ancora in essere. - assicura Conio - I parcheggi non hanno generato in questi anni costi, cosa che capiterà invece nel momento della cessione. In ultimo non è possibile immaginare neanche volendo una loro messa a reddito, ipotesi esclusa dalla convenzione stessa. Appare quindi del tutto evidente che l’ipotesi di chiedere una penale, sia non solo un'ipotesi non percorribile, ma profondamente illegittima". 

Non ci può essere alcuna interferenza dell’organo politico rispetto all’organo amministrativo

Poi il sindaco puntualizza: "Appare del tutto evidente come non ci possa né debba essere alcuna interferenza dell’organo politico rispetto all’organo amministrativo. Il sottoscritto ha svolto compiutamente il suo compito nel momento che ha riconosciuto il problema e ha dato incarico di risolverlo, cosa fatta pochi giorni dopo il mio insediamento. Nulla più rientra nelle prerogative del mio ruolo. La minoranza invita con la propria mozione, il sottoscritto e la giunta ad adottare un atto che non è di indirizzo, ma meramente gestionale. Ricordo infine, per giurisprudenza consolidata, una penale, se dovuta, e permettetemi di dubitare che sia questo il caso, può essere al massimo 1/10 del valore del bene, e in ogni caso non può causare un indebito arricchimento". 

Omissione, proprietà, obbligo di legge 

Subito dopo Cascino ha mosso alcune critiche al ragionamento del primo cittadino commentando: "Qualcosa di buono l'abbiamo fatto: cercheranno di risolvere. Sindaco, ha speso belle argomentazioni a difesa del privato. È evidente che dal 2017 a oggi c'è stata una omissione. Non ci sono le carte e in 6 anni queste problematiche devono essere verbalizzate. Sostiene che sono in uso ma la proprietà è un'altra cosa, il valore a bilancio è zero. Non è opportuno? È importante quello che dice la convenzione perchè c'è un obbligo di legge. La vostra è una omissione e non capisco dove non sia l'inopportunità. Non è nella vostra disponibilità decidere di farlo o non farlo. Va fatto".

"Prima di arrivare ad una causa dove il Comune potrebbe essere costretto al massimo a pagare le spese legali, ci sono prima la diffida o un tentativo di mediazione. Dovrete fare una transazione per acquisire quei parcheggi e vedremo quanto otterrete. Le cose non si risolvono da sole. - poi rivolgendosi ai consiglieri Cascino chiede - Qual è il male a votare questa mozione? Cosa cambia visto che le cose si faranno?"

Onestà, non c'è danno, nessun profitto per il Comune

La domanda di Cascino ha generato alcune repliche. "...Vi chiedo di non perdere mai di vista il concetto che di fronte a voi ci sono persone oneste che si impegnano per raggiungere solo il bene del comune e lo fanno con onestà" - ha detto l'assessore Espedito Longobardi.

La consigliere Chiara Cerri in qualità di capogruppo ha aggiunto: "Non c'è danno perchè sono beni usufruibili da tutti e non possono essere messi a reddito. Ci sono trattative in atto e non è momento di cercare colpe. Non abbiamo mai compiuto atti contro il parere uffici". 

L'assessore Manuel Fichera analizza: "È palese che bisognerà concludere iter ed entrare in possesso dei beni e non porteranno profitto al comune. Non metto bocca in quello che dicono gli uffici. Do indirizzo sulle priorità. E questa non lo è rispetto ad altre cose per la cittadinanza".

La votazione

L'ultima parola sulla discussione è spettata a Cascino che conciso ha ricordato: "In consiglio votiamo mozioni per spingere l'amministrazione a fare qualcosa. Votate su cose non vostre, questo è il bilancio del Comune. Anche se portasse danno al bilancio, è da fare. Fa patrimonio. Avremo 256 parcheggi di proprietà al valore X". Il consiglio comunale ha rigettato la mozione dei tre gruppi di minoranza, con il voto contrario espresso da tutta la maggioranza il solo voto favorevole dei consiglieri comunali Federico, Cascino e Caldani. 

Stefano Michero

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