Il tema dei prezzi delle forniture energetiche è oggi uno dei più discussi a livello nazionale. Il mercato, che fino al 2021 era sostanzialmente stabile, ha subito una serie di bruschi scossoni nel 2022 soprattutto a causa della guerra in Ucraina, generando un aumento senza precedenti dei costi delle materie prime necessarie per le forniture di elettricità e gas. La situazione rimane estremamente incerta, rendendo ogni mese oggetto di attenzione le variazioni di tali costi e il loro impatto sulle bollette dei consumatori. In questo contesto, è fondamentale comprendere il reale significato di queste fluttuazioni, così come il loro concreto effetto in bolletta.
È l'ARERA, l'ente Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, ad intervenire periodicamente per stabilire i cambiamenti nei costi del gas e dell'elettricità. Le informazioni riguardanti il calo sulle bollette della luce comunicate a marzo 2023, per esempio, indicano una diminuzione del 55% del prezzo al kWh dell'energia elettrica nel mercato tutelato, comprensivo di tutte le componenti della bolletta, come ad esempio la materia prima dell'energia, le tasse e gli altri costi fissi. Del mercato tutelato fanno parte i consumatori che non hanno ancora aderito al mercato libero, ovvero coloro che non hanno attivamente scelto un nuovo fornitore energetico. Ed è appunto l'ARERA a stabilire i prezzi in questo mercato. In base ai dati raccolti dall’ente, il 35% dei clienti domestici italiani sono ancora nell'ambito di tutela per il gas, mentre sono addirittura il 40% per l'elettricità. Gli aggiornamenti periodici di cui tanto si discute, quindi, non toccano direttamente la maggior parte dei clienti domestici italiani.
Nel contesto del mercato libero, le imprese possono adottare una politica di concorrenza applicando condizioni più favorevoli per conquistare una più ampia fetta di utenza. Tra le opzioni, si può distinguere tra offerte a prezzo fisso e offerte a prezzo variabile.
· Le proposte a tariffa fissa, come facilmente comprensibile, garantiscono che il prezzo dell'elettricità o del gas rimanga invariato e che la somma nella fattura dipenda solo dal consumo reale. In questa situazione, è necessario verificare l'effettiva convenienza del prezzo bloccato e l’estensione del periodo di validità dell'offerta, tenendo a mente che il fornitore potrebbe modificare la tariffa allo scadere del contratto.
· Nei contratti a tariffa variabile, invece, i prezzi cambiano in base al mercato all'ingrosso, seguendo l’indice PUN (Prezzo Unico Nazionale) per l'energia elettrica e l’indice PSV (Punto di Scambio Virtuale) per il gas. In pratica il cliente paga l'energia alla quotazione di mercato, a cui i fornitori potrebbero sommare contributi annui fissi o uno spread aggiuntivo.
Per scegliere un’offerta realmente conveniente sul mercato libero si può ad esempio fare ricorso ai servizi di confronto presenti online, alcuni dei quali analizzano la bolletta attuale fornendo consigli personalizzati sulla base delle proprie necessità di consumo (tra questi, Switcho avvisa addirittura se l’offerta attiva è già ottimizzata e quindi cambiare sarebbe controproducente). Bisogna poi tenere presente che il mercato tutelato chiuderà a breve e a partire dal 2024 sarà possibile sottoscrivere soltanto offerte del mercato libero, pertanto è consigliabile iniziare fin da ora a valutare il cambio di operatore energetico.