Politica - 29 aprile 2023, 16:11

Fisco, intesa tra i lavoratori frontalieri e gli Stati confinanti, la Cgil ne rivendica la paternità

Augurusa: "L'accordo ha determinato per la prima volta l’inserimento in un testo di legge dell’avvio di un tavolo interministeriale per la discussione dello statuto dei lavoratori frontalieri, questione rivendicata ma irrisolta da molti anni”

Giuseppe Augurusa

“Ristabilire la verità, credo che sia un obbligo nei confronti dei frontalieri e di coloro che hanno lavorato con discrezione ed in silenzio, per il bene della categoria. Inoltre, per quel che ci compete non abbiamo nessun interesse elettoralistico, non vogliamo in alcun modo entrare nella spirale delle polemiche, che in questi giorni anima il dibattito politico a Ventimiglia ma, il nostro unico intento, è fare semplicemente chiarezza”. Ad intervenire è Giuseppe Augurusa, Responsabile nazionale dei frontalieri Cgil, che spiega: “La franchigia, che da € 7.500 passa a € 10.000, al netto del problema interpretativo, il disegno di legge ha quindi ripreso tutte le questioni inserite nel memorandum d’intesa da noi sottoscritto, tra le OO.SS italiane e svizzere, estendendoli a tutti i frontalieri italiani che lavorano nei nove Stati confinanti o limitrofi. Così, grazie a questa intesa, oltre alla già citata ed approvata franchigia, potranno tutti godere dei benefici sulla riduzione dell’imponibile fiscale rispetto agli assegni familiari percepiti nel paese estero, alla decontribuzione ed allo sconto fiscale sulla previdenza, quest’ultima già inserita in finanziaria ed approvata.

Ma soprattutto, l’intesa ha determinato per la prima volta l’inserimento in un testo di legge dell’avvio di un tavolo interministeriale per la discussione dello statuto dei lavoratori frontalieri, questione rivendicata ma irrisolta da molti anni”.

C.S.