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Politica | 27 aprile 2023, 07:31

Ventimiglia: la campagna elettorale si infiamma, dopo la sentenza di ieri Scullino ne ha per tutti

Lo staff del candidato commenta la situazione: "Ci auguriamo che ciò che resta della campagna elettorale sia migliore di quella cui abbiamo assistito sinora”

Ventimiglia: la campagna elettorale si infiamma, dopo la sentenza di ieri Scullino ne ha per tutti

“Il Consiglio di Stato ha ammesso tutte e tre le nostre liste (QUI) alla competizione elettorale, statuendo testualmente che: ‘dal momento che la possibilità per l’avvocato di procedere all’autenticazione delle firme dipende esclusivamente dalla sua volontà, la forma attraverso cui tale disponibilità deve essere manifestata è assolutamente libera. La norma prevede, però, anche la pubblicazione sul sito Internet dell’Ordine di appartenenza, ma tale pubblicazione non ha valore costitutivo come affermato nella sentenza (di primo grado), ma ha efficacia meramente notiziale, perché lo scopo della pubblicazione è far conoscere a tutti della possibilità di avvalersi dell’avvocato. Pertanto non è legittima l’esclusione dalla competizione elettorale della lista risultando una valida sottoscrizione delle firme richieste dalla legge per la presentazione della lista”.

Sono le parole dello staff che sostiene la candidatura a Sindaco di Gaetano Scullino, a poche ore dalla pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso dopo quella del Tar. “Desideriamo esprimere soddisfazione per il risultato conseguito – prosegue – ed eravamo convinti dell’illegittimità dell’operato della Sottocommissione Elettorale, per i vizi che il Supremo Collegio ha puntualmente riscontrato. Cercheremo di recuperare il tempo perduto, anche se siamo stati indubbiamente danneggiati, ma non è di questo che vogliamo parlare”.

“Iniziamo a parlare di Politica: da un primo sondaggio di ignota commissione, su un campione telefonico di 500 persone, è emerso che il nome vincente a Ventimiglia era quello dell’ex Sindaco Scullino - se appoggiato dalle liste civiche - mentre il candidato più gradito per il centrodestra, che si sarebbe classificato al secondo posto, era un suo ex assessore (Guglielmo Guglielmi). Ad un certo punto l’ex parlamentare Di Muro, che inizialmente pareva non intenzionato a candidarsi, ha dichiarato: ‘se voi ci siete, io ci sono’. La Lega ha approvato a maggioranza tale candidatura e l’On. Rixi l’ha appoggiata. La candidatura dell’ex parlamentare, invisa da una parte della Lega, non ha trovato un’immediata convergenza negli altri Partiti dello schieramento. Molti cittadini, difatti, non hanno apprezzato (o sospettano vi fosse un accordo pre-elettorale dietro), le dimissioni rassegnate dinanzi al Notaio da 4 consiglieri di maggioranza, insieme a tutti i consiglieri di opposizione, senza un confronto pubblico in Consiglio Comunale e dopo ben tre anni di amministrazione. A quanto pare esisteva un accordo ‘romano’, in forza del quale la designazione del sindaco di centro-destra spettava alla Lega, mentre quella in altri Comuni competeva agli altri Partiti. Il ‘casus belli’ di Imperia ha avuto conseguenze nei Comuni in cui il centro-destra non aveva ancora condiviso un candidato, come Ventimiglia”.

“Ricordiamo allora quanto è accaduto ad Imperia. Il Sindaco Scajola ha annunciato la l’intenzione di ricandidarsi senza simboli di Partito, mentre Lega e Fratelli d’Italia parevano intenzionate a correre con i loro simboli. Cambiamo e Forza Italia hanno per primi rinunciato ai loro simboli ed appoggiato il Sindaco uscente, dato per vincente. Dopo qualche tentennamento anche la Lega ha deciso di sostenere Scajola. Fratelli d’Italia aveva già comunicato alla stampa che avrebbe corso con il suo simbolo, perciò ha presentato il suo candidato all’hotel Rossini. A pochi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle liste, però, il Partito della Meloni ha fatto dietrofront, rinunciando anch’esso al simbolo ed appoggiando il Sindaco uscente. Al tempo in cui il Sindaco Scajola non aveva ancora l’appoggio dei Partiti si erano affacciati al centrodestra ventimigliese alcuni candidati a lui legati. Quando Scajola ha ottenuto il sostegno dei primi Partiti quelle candidature sono rientrate, oppure hanno preso altre strade. La Federazione, ideata dall’ex braccio destro di Scullino e formata da una parte del gruppo di Scullino, si è mossa in stretta correlazione con le dinamiche di partito. Il primo sondaggio sui social considerava 4 possibili candidati: Guglielmo Guglielmo, Nico Martinetto, Giuseppe Palmero e Tiziana Panetta. Quel sondaggio - vinto, a quanto pare, da Martinetto - venne, per così dire ‘congelato’ nel momento in cui Lega e Fratelli d’Italia sembravano aver preso strade diverse ad Imperia e, quindi, rischiava di saltare la candidatura di Di Muro a Ventimiglia. Nel momento in cui Scajola ha ottenuto l’appoggio della Lega, ha ripreso forza a Ventimiglia la candidatura di Di Muro, infine accettata anche da Fratelli d’Italia. A quel punto la Federazione ha promosso un secondo sondaggio, in cui i contendenti, ridotti a 3 (Tiziana Panetta, Nico Martinetto e Giuseppe Palmero, ma il dott. Prestileo aveva espresso sin dall’inizio la preferenza per la prima) sono stati calati in un contesto diverso dall’attuale. Giuseppe Palmero aveva assunto il ruolo di coordinatore in vista dell’unione di Azione ed Italia Viva, al dichiarato fine di tentare di presentare una lista del cd. Terzo Polo alle elezioni di Ventimiglia; nel contempo ha dichiarato di dialogare con la cd. Federazione. Poi Italia Viva ha scelto di appoggiare Scajola ad Imperia e Sismondini a Ventimiglia (e Calenda e Renzi non hanno raggiunto un accordo a libello nazionale)”.

“Una parte consistente dell’elettorato, a livello locale – proseguono i sostenitori di Scullino - è disgustata dalle dinamiche sovra menzionate, dalle quali non si sente rappresentata. Alcuni iscritti sono fuoriusciti dai partiti, altri hanno rassegnato le dimissioni dalle cariche. Il centrosinistra non sta certo meglio, se è vero com’è vero, che 5 dei 6 candidati non sono di sinistra, mentre uno è di sinistra-sinistra. Il candidato appoggiato dal PD è sostenuto da un ex candidato Sindaco del centro-destra (ex Alleanza Nazionale), dall’ex assessora di Scullino in quota Forza Italia, poi Cambiamo (D’Andrea) e da altri candidati di centro-destra. Per le ragioni che emergono dai fatti molti elettori indipendenti di centrodestra sono vicini alle liste di Scullino e si rifiutano di sostenere il candidato della Lega che ha mandato a casa un’amministrazione di centro-destra. Del resto Scullino è il candidato che gli stessi rappresentanti del centrodestra (che ora si schierano a sostegno di Di Muro) avevano atteso sino all’ultimo giorno nel 2019, per vincere le elezioni a mani basse”.

“Le liste di Scullino – termina lo staff - sono formate da un gruppo omogeneo e coeso, che ha scelto Ventimiglia. Rappresentiamo un elettorato che non tollera una propaganda sulla pelle dei meno fortunati e neppure accetta le menzogne che si sono sentite sinora, specie riguardo alla passerella ed agli amici a Roma che risolvono i problemi di Ventimiglia. Ci auguriamo che ciò che resta della campagna elettorale sia migliore di quella cui abbiamo assistito sinora”.

Redazione

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