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Politica | 24 aprile 2023, 19:03

Sanremo: rinviata a maggio l'udienza per il ricorso della Sicrea contro il Comune per il Palazzetto dello Sport

Sanremo: rinviata a maggio l'udienza per il ricorso della Sicrea contro il Comune per il Palazzetto dello Sport

Nell’ultima riunione di marzo in Comune sembrava auspicabile la ripresa dei lavori a maggio ma, dopo il rinvio di questa mattina dell’udienza relativa al ricorso presentato dalla stessa ditta alla quale era stato formalmente contestato l’addebito. Mentre è in corso l’iter per la sua sostituzione con un’altra realtà di impresa, in accordo con il soggetto finanziatore Banca Iccrea e con il cantiere fermo al palo, il 24 aprile prossimo il comune dovrà presentarsi di fronte al giudice.

Nel novembre scorso, infatti, il Comune di Sanremo ha deciso di sostituire la ‘Sicrea’, azienda che stava realizzando l’opera, dopo averne rilevato i ritardi rispetto al cronoprogramma stabilito.

I lavori, lo ricordiamo sono iniziati il 10 gennaio del 2022 anno e l’opera doveva essere consegnata 400 giorni dopo, ovvero nel febbraio scorso. Ma, secondo l’Amministrazione comunale, la Sicrea avrebbe condotto i lavori con un numero di operai limitato, contestando un ritardo di circa 4 o 5 mesi sulla tabella di marcia. L’azienda ha addotto motivi non dipendenti dalla sua volontà, chiedendo una proroga dei termini contrattuali di 148 giorni, ovvero circa 5 mesi.

A ottobre, riscontrando un livello di avanzamento dei lavori pari al 15% del totale, contro il 70% previsto nel contratto, il Comune ha deciso per la risoluzione dello stesso. La Sicrea, come era prevedibile, non ha accettato la decisione di palazzo Bellevue, facendo ricorso ed ora il tribunale ha convocato le parti per il 24 aprile.

Nel ricorso la Sicrea chiede di accertare l’inadempimento contrattuale, l’annullamento della determinazione dirigenziale e la sua illegittimità. Ma chiede anche di condannare l’Amministrazione al pagamento delle opere realizzate agli attuali prezzi di mercato e al pagamento di 910mila euro pari al 10% delle opere ancora da eseguire. Chiede anche la condanna, sempre per palazzo Bellevue, a pagare 100mila euro per lo scioglimento dei contratti, 50mila per le spese di partecipazione alla procedura e 273mila per la mancata acquisizione degli incrementi di qualifica.

Intanto, mentre il Comune si difenderà in giudizio, l’Amministrazione vuole riprendere i lavori. I costi potrebbero aumentare del 20% ma sarebbe importante riaprire il cantiere al più presto possibile. Secondo quanto evidenziato da palazzo Bellevue, la durata dei lavori dovrebbe essere di circa un anno e, quindi, il taglio del nastro potrebbe avvenire nella primavera inoltrata del 2024.

Carlo Alessi

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