"Oggi si è tenuto un incontro, su richiesta della CNA, con l’assessore al Commercio Gianmarco Oneglio. La richiesta di incontro era stata inoltrata anche al sindaco Scajola che però ha ritenuto di non presenziare", lo comunica in una nota Giuseppe Baronti.
"La categoria- prosegue Baronti - ha chiesto all’amministrazione 'di sospendere l’obbligo per il 50% dei tassisti di prestare servizio in stazione decisione, come più volte da noi sostenuto, antieconomica e che ingessa il servizio; la sospensione delle tariffe flat in quanto dal 15 dicembre data dell’istituzione dei sensi unici ha arrecato un danno considerevole, il 50% in meno di guadagno su ogni corsa in oggetto considerando il traffico sostenuto e l’istituzione dei nuovi sensi unici sugli argini, insostenibili da applicare per la categoria; l'allargamento del nuovo posteggio Fs considerando che la flotta taxi di Imperia è composta anche da vetture van 8 posti che ingombrano maggiormente rispetto a una vettura di medie dimensioni".
"Dalla riunione è emersa anche la dichiarazione dell’amministrazione della paternità e 'proprietà' del numero unico 0183/3737, cosa che a noi non risulta tenendo conto che le spese di attivazione e gestione del numero sono sempre state a carico degli operatori taxi. Il Comune di Imperia non ha messo mai 1 euro sul piatto…!Su questo punto si è chiesta immediata chiarezza! Se a breve non avremo risposte soddisfacenti alle nostre istanze si procederà con tutte le azioni di protesta del caso".