La docente universitaria Maria Giuseppina Lucia è la nuova vincitrice del San Giorgino di Badalucco. La consegna è avvenuta ieri nel corso della nuova cerimonia voluta dall'amministrazione del sindaco Matteo Orengo.
Il riconoscimento è nato nel 2020 per premiare una persona legata a Badalucco che abbia saputo particolarmente distinguersi tanto da poter essere d'esempio per tutta la comunità. La prof. Lucia è originaria di Verbicaro ma la sua famiglia si trasferì qui circa 70 anni fa.
"Sono venuta a Badalucco negli anni '50 durante le prime fasi di immigrazione dal sud. - ci ha raccontato la professoressa Lucia - Sono stata un anno a Taggia e poi ci siamo trasferiti a Badalucco dove abbiamo trovato un ambiente molto accogliente e ci siamo subito integrati diventando badalucchesi".
Poi cos'è successo? "Le vicende della vita ti portano altrove. - risponde - Qui sono rimasta fino a 26 anni, facevo la pendolare con Genova per l'Università. Poi ho vinto un concorso come ricercatore. Tornavo sempre a casa. Poi la vita privata mi ha portato a stabilirmi a Genova, ho sposato un genovese. Qui ci sono rimasti i miei genitori e quindi tornavo, mi è sempre piaciuto il paese al quale sono rimasta molto affezionata".
Maria Giuseppina Lucia ha compiuto i suoi studi dapprima all' Ist.Magistrale Parificato delle Suore FMA di Vallecrosia e poi si è iscritta all' Università di Genova, presso cui ha conseguito la laurea in Lettere moderne. Si è poi specializzata in Geografia politica ed economica, insegnando prima presso l'Università di Genova e poi presso quella di Torino, collega dell'ex ministro Fornero. Al presente è in pensione, ma continua l'attività di libera docenza ed è autrice di numerose importanti pubblicazioni sui temi economici e fa parte tuttora di un Gruppo di studi di settore.
"Sì, insegno geografia economica e ho inventato un insegnamento un po' particolare che ho percepito durante una Summer School: geografia dei mercati finanziari. Il mio è stato il primo libro scritto in Italia su questo argomento. - sottolinea - Insegno all'università di Torino al dipartimento di Management ed Economia. Sono in pensione ma l'Università mi ha chiesto di rimanere ancora qualche anno e finché le forze reggono. La cultura non va mai in pensione. I ragazzi sono molto più interessati agli eventi dell'attualità. Penso ad esempio a quanto successo con la banca della Silicon Valley. C'è attenzione su quelli che potremmo definire eventi 'fuori programma' perchè non inseriti nel programma del corso. Viviamo in un mondo che si trasforma, con eventi continui, non possiamo rimanere a guardare, bisogna capirli".
La consegna della benemerenza è avvenuta per mano del primo cittadino di Badalucco. Il San Giorgino, è una scultura in ceramica realizzata dall'artista locale Manuela Pizzolla. Il premio di anno in anno assume forma diversa perchè richiama l'ambito di specializzazione del vincitore. Non a caso, infatti, per la professoressa Lucia, il San Giorgio, patrono del paese della valle Argentina, è stato integrato all'interno di un libro simbolo di cultura.
Il cerimoniale di questa edizione è stato accompagnato anche da una particolare novità. L'amministrazione comunale ha voluto introdurre alcuni elementi per dare sostanza ad un evento che dovrebbe essere sentito da tutta la comunità. Il momento della consegna è arrivato al termine della Santa Messa per le cresime presieduta dal Vescovo della Diocesi di Ventimiglia San Remo, Mons. Antonio Suetta. La vincitrice del San Giorgino è stata scortata in un simbolico corteo in costume d'epoca che ha attraversato la piazza Duomo. Ad attenderla il sindaco Orengo che ha speso parole di elogio per la professoressa Lucia ricordando la valenza di questo momento e di come i premiati siano sempre di grande esempio per tutti.
La consegna del San Giorgino è stata anticipata sabato da un altro momento altrettanto importante per il paese: l'inaugurazione del centro culturale intitolato alla memoria del prof. Gianfranco Moro, ex sindaco del paese, morto nel gennaio 2010. Il nuovo spazio realizzato nella Torretta, sopra Asilo Roi (l'ex asilo di Badalucco), ospita due sale biblioteca con una ricca dotazione di libri donati, una sala per incontri, coworking e ludoteca, una sala musicale insonorizzata con alcuni strumenti ed una saletta destinata ad ospitare le associazioni che vogliano farne richiesta come sede sociale. Badalucco saluta così un weekend di festeggiamenti patronali nel segno della cultura.