Domani pomeriggio alle 15.30, nel salone della Fondazione Rubini di Ceriana, Matteo Lupi presenterà il libro di Enzo Barnabà ‘Il sogno babilonese - Lo Château Grimaldi, la riviera, la Belle Époque’.
Il ‘sogno babilonese’ che dà il titolo al libro è quello degli inglesi (e non solo) i quali alla Belle époque acquistavano fasce in Riviera per costruirvi giardini (e ville) a strapiombo sul mare che facevano pensare a quelli pensili di Semiramide. Il primo di questi, quello di James Henry Bennet, è l'oggetto del libro che si dipana con la storia del giardino, dello Château Grimaldi/Voronoff e dei suoi fortunati abitanti:
- Bennet, appunto che introdusse in zona la nozione di giardino di acclimatazione, facendo arrivare dall'emisfero australe centinaia di rarissime piante che gli permisero di creare un vero ‘eden tra le rocce’;
- Ella Waterman vi visse una vita non esente da deliri e dallo spiritismo. La figlia Romaine fu amante di D'Annunzio al quale verosimilmente finirono parte dei soldi ricavati dalla successiva vendita della villa;
- Sigmund Appenzeller, tra i maggiori protagonisti della società della Riviera dell'epoca. Curava l'imperatrice Sissi. Creò l'immenso sanatorio di Gorbio. Ampliò vistosamente la villa.
- il noto chirurgo-ricercatore Serge Voronoff.
Il libro contiene una straordinaria documentazione fotografica (51 immagini rare o inedite) e delle rigorose schede botaniche. La bibliografia consta di molte opere (in italiano, francese, inglese, tedesco e polacco) e di documenti inediti tratti da archivi italiani e francesi.