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Politica | 22 aprile 2023, 13:30

Ventimiglia: esigenze dei diversamente abili, il PD a Panetta "Se ne accorge soltanto adesso"

“Noi promuoviamo da sempre una politica di abbattimento delle barriere architettoniche e con l'amministrazione Ioculano abbiamo realizzato interventi in alcuni punti della città, individuati congiuntamente a rappresentanti di associazioni per disabili"

Vera Nesci (PD)

Vera Nesci (PD)

“Il candidato Tiziana Panetta si accorge solo adesso delle esigenze dei disabili e promette interventi che non ha realizzato durante la sua attività di assessore, né ha mai proposto all' amministrazione della quale ha fatto parte. Anzi ha contribuito nel peggiorare la loro qualità di vita, come lo spostamento dei parcheggi a loro dedicati nel centro cittadino”.

Interviene in questo modo il Partito Democratico di Ventimiglia, commentando il nostro servizio sul candidato di Federazione Civica. “Noi promuoviamo da sempre una politica di abbattimento delle barriere architettoniche – prosegue il PD - e con l'amministrazione Ioculano abbiamo realizzato interventi in alcuni punti della città, individuati congiuntamente a rappresentanti di associazioni per disabili. Infatti, dopo aver inaugurato, nel mese di luglio 2016, la prima spiaggia per disabili, munita di pedana, spogliatoio e sedia Job, stanziava 40 mila euro per realizzare interventi concreti a favore della più agevole fruibilità della città da parte delle persone diversamente abili”.

“Abbiamo dimostrato con azioni concrete – termina - la nostra sensibilità verso le esigenze delle persone più fragili e non ci ricordiamo dei disabili solo venti giorni prima del voto. Inoltre, nel nostro attuale programma c'è l'impegno a riaprire il centro diurno per i malati di Alzheimer, a creare una vera e propria Rete per l’Alzheimer e,  promuovere interventi integrati di aiuto e sostegno alle famiglie che si fanno carico dell’assistenza e cura delle persone con decadimento cognitivo. Vogliamo aprire uno spazio d’incontro, confronto e condivisione per alleviare il dolore della malattia vissuta all’interno della famiglia e sostenerla, proponendo soluzioni ai problemi concreti quotidiani che un malato con decadimento cognitivo e la famiglia devono affrontare (cd. Caffè Alzheimer). Noi non vogliamo che i più deboli si sentano soli”.

I.P.E.

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