Non tutti gli imperiesi sono a conoscenza della ricchezza che la natura della città offre. Scopriamo per esempio che il Parco urbano è un’area di interesse ambientale, punto di osservazione per un gruppo di fotografi amatori che praticano birdwatching.
A dirlo è la lista del candidato sindaco del centrosinistra Ivan Bracco Imperia Rinasce
La zona, ricca di uccelli e punto di passaggio nelle rotte migratorie, attira fotografi anche dal Piemonte e dalla Lombardia. È una passione che richiede davvero poche risorse, ma sicuramente non è favorita dal riversamento fognario alla foce del Rio Baite che chiunque può osservare attraversando il pontino all’ingresso del Parco urbano.
Basterebbe poco per valorizzare questa ricchezza, di cui la città è all’oscuro, creando ad esempio, con l’aiuto del gruppo di appassionati, una mappa con i punti più rilevanti di questa oasi naturalistica, che oltre al Parco urbano coinvolge la zona della Foce e il tratto tra Piani e Clavi. Si potrebbe anche informare chi visita il Parco con tabelle esplicative che riportino gli uccelli che più facilmente si possono avvistare, per favorire l’educazione all’ambiente e al rispetto degli animali.
L’amministrazione ha invece deciso di riqualificare la zona limitrofa delle ex-ferriere con un centro commerciale, senza considerare l’impatto ambientale che avrà su una delle poche aree verdi della città.
Una città moderna e sostenibile deve imparare a convivere con le specie selvatiche che sempre più frequentemente raggiungono il centro urbano. In quest’ottica può essere utile un’educazione alla cittadinanza sul comportamento animale; lo sviluppo di professioni dedicate alla gestione degli animali selvatici in città e soluzioni architettoniche che funzionino da presidio.