"Abbiamo capito che la volontà di una lista unitaria è solo un pretesto. Ne dà la conferma l’informazione avuta, del candidato sindaco Prof Pira, di convocare all’ultimo momento l’unica riunione, mentre non si è fatto trovare alle numerose chiamate da parte del capogruppo di Pieve Bene Comune nonostante le insistenti richieste. L’unica cosa che è stata capita è il passo indietro del Capogruppo, ma è stato tralasciato tutto quello che il Gruppo porta in termini di proposte e di operatività, dopo un periodo di divisioni che lasciamo alla storia giudicare e che oggi avremmo voluto superare". Ad intervenire Gruppo Consiliare 'Pieve Bene Comune' che continua: "Se l’obiettivo era quello di escludere una parte del paese dalla possibilità di dare un contributo (non è stato possibile nemmeno parlarsi) e confrontarsi su un programma, è stato pienamente raggiunto".
"Non si capisce pertanto come si possa costruire condivisione e unità senza confronto e sintesi. Nè è serio pensare che ciò si possa realizzare nell’unica riunione proposta alle 22.30 dell’ultimo giorno, a poche ore dalla scadenza della presentazione delle liste. Se avviene questo oggi in fase di partenza chissà domani. Non possiamo aderire a una lista che è nata in questo modo né possiamo dare appoggio a un metodo non accettabile, che acuisce le divisioni e le moltiplica. Questa è la fotocopia dell’agire della vecchia amministrazione. Pertanto chi entra deve sapere che questa lista non ha niente di unitario e condiviso".