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Politica | 13 aprile 2023, 17:13

Elezioni Pieve di Teco: Pira lancia l'ultimatum “Disponibile a un incontro venerdì sera alle 22.30”

Corsa contro il tempo, il termine per la presentazione delle liste scade sabato

Enrico Pira

Enrico Pira

Nuova pagina nella delicata campagna elettorale per l'elezione del nuovo sindaco di Pieve di Teco. Dopo le schermaglie dei giorni scorsi e la richiesta di un passo indietro agli altri candidati, Enrico Pira lancia oggi il suo ultimatum dicendosi disponibile a una riunione venerdì sera alle 22.30. Mossa evidentemente strategica, considerando che il termine ultimo per la presentazione delle liste scade sabato.

Riscontro le considerazioni pubblicate nel comunicato del gruppo “Pieve Bene Comune” e ne prendo atto - scrive Pira - le mie richieste riguardo alla accettazione della candidatura a sindaco, che mi è stata richiesta da più parti, sono note da tempo e hanno avuto una risposta nella serata di lunedì, con la rinuncia formale da parte di Renzo Brunengo e Alessandro Alessandri. Da quel momento ho iniziato a considerare i nominativi da comprendere nella lista unica seguendo uno schema (anche questo reso pubblico da giorni) che garantisse, da un lato, il mantenimento della esperienza di chi ha collaborato alla amministrazione del paese negli ultimi anni (sia in maggioranza sia in minoranza) e l’apporto di chi potesse offrire competenza ed entusiasmo per un ruolo di amministratore. Sotto il profilo pratico avevo così deciso di includere due nominativi espressi dall’attuale maggioranza e altri due espressi dalla attuale minoranza, riservandomi, come prerogativa del candidato sindaco, la scelta degli altri 6 componenti della lista. In questi giorni ho avuto modo di discutere questo modello con diverse persone, fra cui un componente della attuale minoranza cui, in particolare, ho chiesto di aiutarmi ad identificare i due nominativi da assegnare al suo gruppo. Avremmo dovuto risentirci a seguito del suo incontro con altri colleghi di minoranza e il capogruppo ma mi ha comunicato che non è stato possibile addivenire ad alcuna scelta e che, pertanto, si sarebbe dissociato dagli altri, fondando un nuovo gruppo. Rimarco, quindi, che mi sto adoperando per formare un lista che ritengo equilibrata, basata su competenze e rappresentanza delle frazioni e delle associazioni di categoria. Riguardo alla organizzazione di un tavolo tecnico sono assolutamente convinto che si tratti di una istanza meritevole di attenzione ma il protrarsi del tempo dedicato alle decisioni sulla rinuncia al ruolo hanno ristretto fortemente i margini di tempo. Sono comunque disponibile per un eventuale incontro da fissare in data 14 aprile alle 22.30 presso il Municipio”.

In merito ai programmi - conclude - anticipo i due elementi di generali per l’idea di mandato, aperto a quelle che possono essere idee e contributi utili: attuazione del nuovo modello di assistenza sanitaria territoriale basato sulle Case della Comunità. Penso che sia a tutti noto che Pieve è stata destinataria di uno di questi presidi (pochi) assegnati alla Liguria di Ponente. Il progetto nazionale dovrebbe garantire una nuova modalità di accesso alle cure concentrando in un unico luogo diverse competenze professionali (medici di base, pediatri di libera scelta, infermieri di comunità…) al fine di garantire una assistenza capillare non gravando, al contempo, sugli ospedali di riferimento territoriale. È un progetto ambizioso, con qualche criticità, prima fra tutte il reclutamento dei professionisti per il funzionamento ottimale delle Case. A questo riguardo la mia lunga esperienza nel settore è una chiara idea su come implementare il servizio ai cittadini potrebbero essere di aiuto nella interazione fra Comune e ASL; formazione nel settore agroalimentare. Da tempo sto lavorando ad un progetto formativo per localizzare in Pieve corsi di livello universitario che vedano la partecipazione di Atenei nazionali e stranieri. Lo scopo è quello di connotare i nostri prodotti, definendo le biodiversità e le unicità del territorio e puntando su sistemi innovativi di coltivazione che possano mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici; potenziamento della offerta turistica incentrata sull’outdoor che consenta di integrare la pratica sportiva con le bellezze e le unicità del territorio; definizione delle priorità nell’avvio o nel completamento di progetti già in essere valutando ogni possibilità che consenta di accedere a fondi Europei di finanziamento. Mi fermo qui, vorrei fare molte cose e vorrei farle in un ambiente sereno”.

C.S.

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