Filtri a carboni attivi e almeno due nuovi pozzi, questa è una prima soluzione prospettata da Taggia per contenere gli effetti dell'emergenza idrica in futuro. La cittadina, patisce ancora oggi gli effetti dell'inquinamento chimico da Tricloropropano 1 2 3 dell'emergenza di due mesi fa: con cinque pozzi in funzione e quattro esclusi dalla rete idrica perchè contaminati.
Ad oggi Taggia riesce a garantire l'acqua grazie al collegamento alla dorsale del Roya 1, unendosi così ai principali comuni costieri. Un bypass che però desta non poca preoccupazione per via degli episodi di mancanza d'acqua che ciclicamente interessano il dianese. Taggia teme che lo stesso problema possa verificarsi nel suo territorio nei periodi di maggior afflusso turistico, considerando che ad oggi c'è già poca acqua e l'autonomia idrica per la cittadina è ormai un ricordo.
Il sindaco Mario Conio ha portato alla struttura commissariale dell'ATO Idrico le richieste per cercare di arginare il problema e rimettere in sesto la rete idrica. 3 milioni di euro, questo il costo prospettato per scavare due nuovi pozzi nell'area dove è stata trovata una sacca d'acqua importante e installare i filtri per rimettere in rete anche i pozzi contaminati. L'obiettivo è puntare ai Fondi di Protezione Civile 2023 e arrivare così entro fine anno a vedere iniziare i lavori di scavo.
Nell'immediato però non ci possono essere soluzioni, come ha fatto capire il sindaco nel corso dell'ultimo consiglio comunale. Si prospetta un'estate difficile per tutti, cittadini, turisti e attività agricole. Anche su quest'ultimo fronte, il primo cittadino ha ribadito il suo 'no' alla costruzione di una diga in valle Argentina.
L'unica possibilità per arginare la crisi idrica e garantire acqua alle campagne e quindi alle aziende agricole, passa dalla ricerca e dalla realizzazione di piccoli invasi di servizio per creare bacini di acqua irrigua. Un fronte che vede già impegnato l'ATO Idrico e che secondo il sindaco di Taggia, potrebbe trovare sponda con l'attuale Governo che ha dimostrato attenzione verso l'emergenza idrica, considerato uno dei problemi d'attualità per tutto il territorio italiano.