"Sono più di due lustri che la nostra Compagnia cerca di portare avanti una attività di sensibilizzazione nei confronti di quello che rimane l’unico vero simbolo della nostra città: le palme dattilifere, quelle 'autoctone' di Bordighera, che continuano a nascere ad una latitudine incredibile, destando la curiosità e l’interesse di botanici, giardinieri, paesaggisti, pittori, scrittori e artisti di ogni genere. 'Bordighera città delle Palme' è un brand che farebbe la fortuna di qualsiasi destinazione turistica ma che nessuno qui è riuscito mai a sfruttare adeguatamente".
Interviene in questo modo la 'Cumpagnia da Parmura' di Bordighera, che prosegue: "Immediatamente dopo la nostra costituzione abbiamo spinto ed ottenuto che venisse conferita la 'De.Co.' al Parmurelu di Bordighera, il manufatto tipico che si ricava dalla lavorazione delle foglie di palma. Negli anni abbiamo attivato scuole e dimostrazioni d’intreccio, serate a tema, mostre fotografiche: siamo stati protagonisti in trasmissioni televisive nazionali ed internazionali, supportato guide turistiche e tesi di laurea, nonché inviato in tutt’Italia e in molte parti d’Europa i Parmureli di Bordighera. Ci siamo perfino inventati un vivaio per dimostrare a concittadini e amministratori che la cultura e coltura delle palme si poteva mantenere e tramandare nella maniera più semplice: seminando i datteri, per poi ripascimentare il territorio con le palme prodotte e ricostituire così lo strepitoso paesaggio che aveva affascinato torme di artisti e visitatori. Da nessuno in questi anni abbiamo avuto manifestazioni di interesse, riscontri, meno che mai riconoscimenti; solo i turisti che da tempo frequentano il tratturo del Beodo scoprono, con il palmeto, quello che è il vero 'Genius loci' della città. Ma quest’anno, forse per l’imminente scadenza elettorale un qualche sussulto si è avuto attorno alla 'Domenica delle palme', ed al relativo 'core business', se perfino una giovane studentessa, sorprendentemente, ha voluto farsi intrecciare una corona di palma (in luogo di quella di alloro da indossare al conferimento della laurea), da Maura Traverso la nostra presidentessa".
"Ed ecco allora la scoperta delle meraviglie - termina - di quello che si può fare, ma anche quello su cui subito mettere le mani per farlo diventare un must proprio, da esibire e propagandare. C’è da chiedersi dove sono state certe persone in tutti questi anni da non sapere che queste cose sono sempre state fatte e rappresentate dalla nostra Cumpagnia che è presente sul territorio con la sua attività, forte di passione e genuina, disinteressata disponibilità".