"Apprendiamo con sollievo che l’Arpal si sia pronunciata circa la non tossicità dei materiali utilizzati per ripascere il Prino ma torniamo a interrogarci, come in precedenza, sull’opportunità di utilizzare per tale operazione dei materiali estranei alla nostra costa".
Interviene così 'Imperia Rinasce', sul 'caso' del materiale per il ripascimento sulle spiagge del Prino. "Invece di costruire delle barriere di protezione e di adoperare ghiaia e sassolini - prosegue - materiali affini a quelli che per natura costituiscono i nostri arenili, l’attuale amministrazione ha preferito snaturarli utilizzando della sabbia nera che nulla ha a che fare con le nostre coste. Un maldestro tentativo di addomesticamento che vorrebbe rendere i nostri litorali simili a una spiaggia di Rimini, distante anni luce dalle calette che da sempre caratterizzano il Ponente".
"La natura deve essere rispettata - termina IR - e gli interventi di ripascimento devono essere eseguiti in modo ecosostenibile e a basso impatto ambientale".